Boston interrompe la striscia di Detroit, Mazzulla esalta mentalità e fisicità

Boston interrompe la striscia di Detroit, Mazzulla esalta mentalità e fisicità

Coach Joe Mazzulla ha esaltato la mentalità e la fisicità dei Boston Celtics dopo il 117-114 al TD Garden che ha messo fine alla striscia di 13 vittorie consecutive dei Detroit Pistons. “Abbiamo combattuto con grip e toughness, facendo tutto il necessario per vincere,” ha detto il coach, sottolineando la calma di Boston contro l’attacco efficiente di Detroit e la serata da **42 punti** di Cade Cunningham.
Il successo conferma la capacità dei Celtics di restare lucidi nei finali punto a punto.

Mazzulla ha attribuito grande merito a Jaylen Brown e Derrick White: White ha segnato 11 punti negli ultimi 4’30, mentre Brown ha piazzato box-out chiave che hanno generato rimbalzi cruciali. “Jaylen ha dato tutto su entrambe le metà campo: giocate tempestive che hanno fatto la differenza,” ha spiegato il coach, rimarcando intensità difensiva e attenzione situazionale nei momenti critici. Importante anche il contributo di Amari Williams, promosso a rotazione: “Quindici minuti solidi, segno del suo lavoro e del nostro player development.”

In attacco, Boston ha eseguito con efficacia: 47% da tre e 20 punti generati da palle perse hanno compensato i punti dei Pistons da liberi e rimbalzi offensivi. La panchina ha inciso nel finale: Payton Pritchard ha catturato un rimbalzo offensivo decisivo sul tiro conclusivo di Cunningham, blindando il risultato senza ricorrere all’overtime. Mazzulla ha evidenziato la flessibilità difensiva: con quintetti piccoli, i Celtics hanno protetto meglio il ferro grazie a consapevolezza elevata e “no-choice mentality”.

Con la vittoria, Boston sale a 10-8 e centra cinque successi nelle ultime sei gare; Detroit scivola a 15-3, fermandosi a un passo dal record di franchigia per vittorie consecutive. Ora i Celtics faranno visita a Minnesota sabato, mentre i Pistons ospiteranno Orlando venerdì.
Per Mazzulla, “ogni partita è diversa, ma stasera è stata soprattutto una questione di mentalità”: il segnale che Boston sa rispondere all’avversità con fisicità e concentrazione.