La strage di infortuni continua: nella NBA stanotte è toccato a Steph Curry
Dopo appena cinque settimane di stagione regolare, le stelle NBA stanno cadendo una dopo l’altra, e questa volta è toccato a Stephen Curry fermarsi. Sul finale della sfida contro i Rockets, il playmaker dei Warriors ha avvertito un forte dolore alla coscia proprio mentre stava per sedersi durante un timeout. Si è subito rialzato e ha spiegato al personale medico la natura del problema. La dinamica dell’infortunio è arrivata su un tentativo di sfondamento. A trenta secondi dalla sirena, Curry è stato accompagnato negli spogliatoi: il referto ufficiale dei Warriors parla di una contusione alla coscia, e il giocatore si sottoporrà a una risonanza magnetica per valutare l’entità del danno.
“Quasi mi sento sollevato che sia la coscia: meglio questa zona che una caviglia o un ginocchio”, ha commentato l’allenatore Steve Kerr, mentre resta da chiarire se siano coinvolti i muscoli posteriori della coscia o il quadricipite. Secondo le prime ricostruzioni, l’infortunio sarebbe avvenuto quando Curry ha tentato di prendere sfondamento su una penetrazione potente di Amen Thompson. Caduto a terra, si è rialzato con una smorfia evidente, ma ha continuato a giocare. Solo negli ultimi istanti, a mezzo minuto dalla fine, il fuoriclasse dei Warriors ha dovuto arrendersi, lasciando il campo e alimentando la preoccupazione per le sue condizioni fisiche.
After a Rockets challenge, Steph was called for a blocking foul on this play pic.twitter.com/Fnyp2yOwJ5
— Warriors on NBCS (@NBCSWarriors) November 27, 2025