Repubblica: «Trapani, la festa è finita. La città ora si sente tradita da Antonini»
«Trapani, la festa è finita. La città ora si sente tradita Antonini» titola La Repubblica dopo le parole pronunciate ieri da Valerio Antonini. "Trenta mesi sulle montagne russe. Si può riassumere così l'avventura di Valerio Antonini nello sport trapanese. Trenta mesi sono passati dall'aprile 2023 quando è diventato il presidente del Trapani calcio, ottenendo subito grandi risultati con vittorie e promozioni, anche con la Shark. Poi, le penalizzazioni che colpiscono entrambe le società cominciano ad allarmare la tifoseria", scrive il quotidiano: "Adesso Valerio Antonini fa un passo indietro e si dice pronto a dimettersi da numero uno di entrambe le società sportive, individuando due presidenti per le attività ordinarie. Antonini lo ha annunciato dopo 3 ore e mezzo di audizione in Federazione dove ha spiegato quanto accaduto e si dice certo che il fascicolo aperto dalla procura sull'iscrizione al campionato di serie A sarà archiviato. Ma non solo, perché a gennaio ci sarà una rivisitazione delle due squadre, in quanto "i costi attuali non sono più sostenibili" perché "la città ha abbandonato la società".
NUBI - Antonini "si dice anche "pronto a vendere entrambe le società a imprenditori seri, non come quelli cui sono state vendute le società in passato. Se ci sono, si facciano avanti. Se, invece, non ci sarà nessuno, arriviamo a giugno e poi vediamo". Sulla Trapani sportiva, quindi, si annidano nubi all'orizzonte che gettano nello sconforto la tifoseria. [...] Trenta mesi nei quali ci sono state anche tante diatribe extrasportive: con il Comune per la gestione del palasport e con l'ex Provincia per lo stadio. E poi il tuffo in politica con la creazione del movimento politico "Futuro", passando per la vicenda dei crediti d'imposta per cui le due squadre sono state penalizzate".