Cento, Di Paolantonio: "Con Rimini vogliamo sovvertire il pronostico"
In vista della partita casalinga infrasettimanale di mercoledì 26 novembre (palla a due fissata alle ore 20:30 alla Baltur Arrena di Cento) contro Rimini, coach Emanuele Di Paolantonio ha risposto alle domande sulle condizioni della squadra e sulla preparazione della partita.
Oggettivamente, giocare senza cambi nei lunghi è una coperta troppo corta. Come si prepara una partita sapendo di avere, da questo punto di vista, poche frecce al proprio arco? “La coperta è sicuramente corta in partita, perché abbiamo diversi infortuni nello stesso ruolo: a Brindisi eravamo senza Moretti, Tiberti e Guerrieri, tutti e tre giocatori che potevano dare il cambio ad Aka per qualche minuto. Abbiamo dovuto inventarci dei quintetti mai provati che hanno fatto oggettivamente molta fatica. La coperta più corta ce l’abbiamo però negli allenamenti: non arrivando a 10, provare delle cose senza avere il numero effettivo di giocatori per farlo ci sta facendo fare molta fatica. Ho sempre detto che ci sarebbero stati momenti più duri: questo momento è duro da questa prospettiva, ma dobbiamo comunque stare tranquilli e sereni perché stiamo facendo il nostro. Continuiamo a lavorare, con le difficoltà che abbiamo, che sono oggettive, provando a fare il meglio con chi c’è sia in allenamento che in partita. Poi in realtà rispetto alla partita con la Fortitudo ci manca solo un giocatore, Tiberti, perché gli altri due erano già fuori; è ovvio che essendo un giocatore nello stesso ruolo è più difficoltoso, ma ripeto: dobbiamo essere fiduciosi nel lavoro che stiamo facendo, presto -spero- torneremo ad allenarci con più giocatori. Nel frattempo, proveremo a rendere difficile la vita ai nostri avversari con chi c’è.”
Siete in emergenza senza due lunghi. Oltre allo spostamento di Davis da 5 quando Fall sarà in panchina, ci può essere un’altra contromossa per sopperire l’assenza di Tiberti? “Tolti gli infortunati, non abbiamo un altro giocatore che possa giocare in quel ruolo. Quindi questa è sicuramente la cosa più immediata. Strategicamente, a Brindisi abbiamo provato a fare qualcosa, tipo un cambio sistematico o qualche possesso di zona, che però ci espone agli stessi problemi che avremmo se fossimo a uomo, perché comunque fisicamente facciamo un po’ fatica, soprattutto dovendo giocare fuori posizione - Davis penso non abbia mai fatto in tutta la sua carriera fino a sabato sera il centrale della seconda linea nella zona 2-3 -. Quindi si può provare a fare qualcosa di strategico differente, ma la coperta è corta e dobbiamo provare a stare sulle nostre cose più che su qualcosa in particolare, cercando il più possibile di avere quintetti omogenei e regolari, poi da lì provare ad inventarci qualcosa quando saremo con dei quintetti particolari.”
Ti aspetti una Rimini arrabbiata, visto che dopo ⅓ di campionato non ha ancora trovato continuità ed equilibrio ed è attardata in classifica rispetto alle altre big del campionato? “Sappiamo che Rimini è l'ennesima squadra costruita per fare bene e ben allenata. Io ad oggi non mi preoccupo della loro arrabbiatura e delle loro problematiche eventuali, devo pensare alla mia squadra e alla mia arrabbiatura dopo la partita di Brindisi, perché come ho detto nella conferenza stampa post partita, noi e queste squadre facciamo due campionati diversi: dobbiamo essere tutti consapevoli di questo. Sabato ho comunque visto una squadra che poteva fare meglio qualcosa, fermo restando il distacco di 20 punti e quindi il giusto risultato. Abbiamo però già visto in altre occasioni che siamo in grado di sovvertire il pronostico: questo ovviamente non può accadere tutte le domeniche, però possiamo fare un po’ meglio rispetto a come abbiamo fatto a Brindisi, soprattutto offensivamente nel secondo tempo e difensivamente in tutta la partita."
Parlando proprio di difesa: Rimini è il terzo miglior attacco del campionato per punti segnati. Quale potrà essere il piano difensivo? “Dovremo essere molto bravi a limitare l’impatto i tiri da 3 punti di Rimini, perché hanno tutti giocatori in grado di farlo; hanno un lungo come Camara che è bravo a rollare in area e che ti costringe ad impacchettare l’area e questo ti espone alle qualità dei loro tiratori. Quindi difendere bene i giochi a due di questo giocatore per non lasciare troppo spazio a Rimini sul perimetro potrà essere una delle tante chiavi di questa partita.”