Trapani Shark, Valerio Antonini verso le dimissioni da presidente
Attraverso una diretta sui social, Valerio Antonini ha annunciato la decisione di fare un passo indietro dal ruolo di presidente della Trapani Shark. "Abbiamo secondo me peccato di grande superficialità nel pensare che tutto fosse gestito nella maniera più tranquilla possibile, e abbiamo capito che abbiamo una lente di ingrandimento in tutto quello che facciamo. In questo momento vediamo messi sotto accusa. Da oggi tutto cambierà dal punto vista di comunicazione e dal punto di vista della gestione della società. Sto pensando di fare un passo indietro da presidente, di dimettermi, e nominare due presidenti alternativi che possano per il momento gestire l'attività di facciata in attesa che questa situazione si risolva. Perché è evidente che non ho più la serenità di avere la gestione ordinaria di queste due società con queste problematiche in corso. Mi devo dedicare a questo".
In precedenza Antonini è tornato sulla storia dei crediti compensati, sui quali sostiene sarebbe stato truffato. Nel colloquio odierno con la procura della FIP gli sarebbe stata contestata la modalità di pagamento concordata con l'Agenzia delle Entrate, per cui il punto di penalizzazione è da attribuire sempre a quel mancato pagamento della passata stagione. Intanto ha annunciato il ricorso al TAR per riavere i dodici punti di penalizzazione complessiva tra Trapani calcio e Trapani Shark (il che vuol dire che neanche al Collegio di Garanzia del CONI ha avuto soddisfazione, ndr). E su questo punto dovrà rifare lo stesso iter.
Passa a parlare delle voci ed articoli di stampa che davano l'iscrizione al campionato 2025-2026 della Shark in odore di annullamento, ma ha affermato che rischi di cancellazione non ce ne sono. Articoli "imbarazzanti e privi di fondamento" sull'argomento, sul quale attende l'archiviazione a tempi brevi. Poi si tocca l'argomento di quello che sta succedendo a Trapani. Sotto lente di ingrandimento un durissimo attacco che avrebbe ricevuto da quei tifosi che dovrebbero essere dalla parte della società sportiva mentre persone che non hanno mai speso un euro per il calcio o il basket gli avrebbero mandato messaggi di morte. "Tornassi indietro non investirei un centesimo di euro perché non si merita niente nessuno, se non quelle poche persone che continuano ad avere fiducia nella società e nel presidente, e che comprendono gli sforzi enormi che sono stati fatti in una città in cui non si è mai fatto niente di alcun tipo, se non queli due anni di serie B conclusi con un fallimento con i soldi che arrivavano da dove sappiamo bene."
Infine annuncia che nel mese di gennaio 2026 provvederà ad una "ristrutturazione completa delle due squadre perché NON sono più sostenibili in questa città: per il Trapani calcio le entrate non sono sufficienti per coprire i costi di organizzazione delle partite.