NBA Cup: Orlando travolge una Philadelphia troppo corta e povera di stelle
La “macellaria sportiva” del secondo quarto è totale: la zona dei Sixers crolla e Orlando dilaga senza fermarsi. Anthony Black è dominante: 16 punti in quattro minuti, 20 nel periodo a 8/9 e 27 all’intervallo, con alley‑oop sulla sirena per il 60–86 che ammutolisce la Xfinity Mobile Arena; il parziale recita 51-25, 20/27 al tiro e 15 punti in transizione, mentre il rientro dagli spogliatoi non cambia la musica nonostante l’espulsione di Jalen Suggs a fine primo tempo.
Da lì è accademia: le soluzioni individuali e di squadra scorrono a piacimento con Tristan Da Silva, Franz Wagner, Desmond Bane protagonisti, tra le bordate del pubblico e un ulteriore 15–0 incassato dai locali. Il gap vola a +30, poi +40, fino al -46 massimo: si registrano l’attività di Noah Penda (10 punti, 9 rimbalzi), la panchina da 82 punti (record NBA stagionale) con nove giocatori in doppia cifra e 80 punti nel pitturato più 36 su palle perse; anche senza Paolo Banchero, è un vero e proprio tritacarne che chiude i giochi molto prima della sirena, con i tifosi a invocare invano l’ingresso di Kyle Lowry.