Raptors, ottava vittoria di fila e record 13–5: ascesa al 2º posto a Est dietro Detroit
Lunedì notte Toronto ha firmato l’ottava vittoria consecutiva battendo i Cavaliers per la terza volta in stagione — sempre con margine in doppia cifra — e salendo a 13–5, seconda forza a Est dietro la sola Detroit. Una scalata che sta “sconvolgendo” la NBA, con i Raptors ormai stabilmente nell’élite della Eastern Conference grazie a identità chiara e brillante esecuzione su entrambi i lati del campo. La chiave è un ibrido tattico raro: primi per punti in transizione (oltre 21 a partita) e tra i migliori per punti per possesso a metà campo, frutto di ritmo spinto, risalita rapida e condivisione del pallone quando l’attacco si setta.
L’attacco, 25º un anno fa, oggi è 5º in NBA: merito anche della salute ritrovata e dell’innesto di Brandon Ingram; lo starting five Ingram–Scottie Barnes–Immanuel Quickley–RJ Barrett–Jakob Poeltl non ha disputato neanche una gara insieme la scorsa stagione (115 gare uomo perse per infortuni), mentre finora solo RJ Barrett ha saltato una partita per una distorsione al ginocchio.
La difesa è salita dal 24º alll’11º posto, e nell’incredibile striscia di 12 successi nelle ultime 13 gare i Raptors vantano la terza difesa della lega.
Come ha spiegato Es Baraheni, l’aggressività sul portatore è sorretta dalla protezione del ferro sul lato debole: la lunghezza di Barnes e Poeltl consente recuperi e stoppate; Barnes guida i non-centri con 1.7 stoppate di media e l’intera NBA per somma stoppate+rubate. Dalla panchina, Sandro Mamukelashvili (“Mamu”) è una rivelazione: +19 punti ogni 100 possessi quando è in campo, contratto da 2 anni a 5.5 milioni, definito da Zach Lowe “il miglior affare della free agency”; produce 10.4 punti e 4.1 rimbalzi in 18′ (20.1 e 7.9 su 36′) con energia contagiosa, mentre il secondo anno Jamal Shead smazza 5.7 assist in 18.8′.
Brandon Ingram aggiunge la dimensione che mancava dai tempi di Kawhi Leonard: creazione pura e canestri pesanti quando serve, volato con coach Darko Rajaković a 21.6 punti, 5.8 rimbalzi, 3.9 assist e 1.1 recuperi.
Toronto è il 2º seed a Est e la prima squadra a chiudere il proprio girone di NBA Cup, già qualificata alla fase a eliminazione diretta; se la tenuta fisica reggerà, il soffitto di questi Raptors è ancora tutto da scoprire.