LBA - Virtus Bologna, Djordjevic "Pistoia? Si gioca sempre per vincere"

Fonte: via bolognabasket.org
LBA - Virtus Bologna, Djordjevic "Pistoia? Si gioca sempre per vincere"

La Segafredo Bologna gioca di sabato al PalaDozza (palla a due ore 20:30, diretta Eurosport player), e coach Sasha Djordjevic è arrivato per presentare in conferenza stampa la partita contro Pistoia.

Si va avanti. Un’altra partita in casa, di campionato. Le partite in campionato sono sempre incerte. Dobbiamo essere preparati, concentrati, per affrontare la partita nella maniera giusta. L’atteggiamento è fondamentale, da lì parte la nostra serietà, ma quest’anno l’abbiamo dimostrata molte molte volte. Durante un girone di Eurocup così intenso capitano queste partite in casa, e si rischia di prenderle sottogamba, spero che siamo consapevoli dell’importanza di questa partita. Vogliamo un’altra vittoria in campionato, perché l’obiettivo è quello di presentarci vogliosi e pronti per cercare di vincere contro Pistoia.

Ci guardi al primo posto? Meglio su che giù. Si gioca sempre per vincere, per competere, per dimostrare il meglio di noi stessi. Ci tocca continuare senza pensarci troppo.

A livello fisico? Stiamo abbastanza bene. Siamo nella normalità. Ieri ho visto la squadra molto bene in allenamento. Prima della partita di mercoledì Markovic si era mezzo fermato, lo stiamo curando. Gli acciacchi sono normali in questo momento della stagione. Ma vedo una voglia nei corpi dei nostri giocatori, di buon livello.

Andando avanti facciamo il nostro programma, non ci fermiamo alla prossima avversaria, facciamo il nostro processo di preparazione. Facendo una cosa si guarda già alle prossime partite avanti.

Il problema rimbalzi contro il Darussafaka. I giocatori hanno un compito ben preciso, e a volte bisogna avere autodisciplina per svolgerlo, a non a parole ma a fatti. Se non lo fai, capitano queste cose. Loro andavano molto forte a rimbalzo d’attacco, anche con 3-4 giocatori. Sono una squadra molto fisica e ci hanno creato problemi. Dovremo essere bravi a fare rimbalzi di squadra, coivolgendo anche i piccoli, invece di partire prima per cercare facili appoggi.

Per 1’46” Markovic e Teodosic sono stati entrambi in panchina. Io ho 12 giocatori che rispetto tantissimo, è compito mio scegliere e trasmettere loro la mia fiducia. Non era un caso, era una situazione della partita. Capiterà ancora, perchè è giusto che sia così.
L’idea di tutti gli allenatori è di rendere la squadra meno dipendente da singoli giocatori, perchè capita la serata dove un avversario tosto di leva la tua principale qualità, e devi avere rimedi. Questo me l’ha insegato Aito, al Barcellona, quando giocavo. Dopo 5-6 minuti mi levava, io non capivo, e lui mi spiegava perchè.

Io cerco di preparare i giocatori, anche per il loro processo di crescita. Pajola e Cournooh stanno lavorando alla grande. Ed elogio anche Baldi Rossi, che sta lavorando molto, in maniera molto più intensa. Senza nulla togliere agli altri. Meglio ti alleni più giochi, è la vecchia verità. E alcune partite servono come messaggi in questa direzione.
Io sono sempre molto positivo quando parlo dei miei giocatori. Poi non può essere tutto ideale.

Arrivando qui l’anno scorso avevamo la squadra con meno assist del campionato. Era più portata all’uno contro uno meno disposta a cercare l’extra pass. Quest’anno sì. Poi cercando sempre l’assist aumenta anche il numero delle palle perse. Qualche errore è concesso, poi non bisogna esagerare, altrimenti li metto in panchina e se ne riparla dopo 5-6 minuti. E’ chiaro che io cerco una perfezione chirurgica, che è difficilissima. Per me la bellezza del basket è anche un bell’assist, una bellezza vera. E anche il pubblico gradisce, quando arriva un bel passaggio si alzano tutti in piedi.