LBA - Matteo Boniciolli: “Alla Fortitudo Bologna tutti hanno commesso errori"

LBA - Matteo Boniciolli: “Alla Fortitudo Bologna tutti hanno commesso errori"
© foto di SAVINO PAOLELLA

L’ex coach della Fortitudo Bologna Matteo Boniciolli, attualmente sulla panchina dell’APU Udine e fresco di nomina a miglior allenatore della A2, spiega al Corriere di Bologna la realtà che troverà la società felsinea nel campionato di A2. Le sue parole.

Parabola Fortitudo. Ho seguito tutto, ed ho sofferto molto. Resto amico di Martino, di Pavani, ho sentito Muratori. Una cosa posso dirla: in tanti anni con loro, a me non è mai stato imposto un giocatore. Errori ne hanno fatti tutti: la società, Repesa, Antimo, ma anche i giocatori, perché la squadra forse era mal costruita, ma non era così scarsa da retrocedere.

La realtà della A2. Questa stagione è stata interessante, ci sono società ambiziose, tipo noi, Verona, Scafati, Cantù, ma anche altre con meno soldi ma buone idee, penso al gran lavoro di Lotesoriere a Ravenna, Bechi a San Severo, Zanchi a Biella. Poi la Fortitudo resta il posto migliore d’Italia per fare pallacanestro, e io mi porto l’orgoglio di averci costruito qualcosa: vinta la B facemmo tre anni di vertice in A2 con giovani bolognesi, o pescando nel sottobosco ragazzi come Raucci o Italiano. Ci vogliono lavoro e pazienza, mettendo in chiaro che non è scritto che si risalga subito. Si può lo stesso ritrovare entusiasmo, senza fare sciocca retorica, anche se è vero che la A senza la Effe è più povera.

L’ambiente è davvero impossibile a Bologna. Una volta, abitavo in via del Pratello, incrocio una persona che aveva collaborato col club anni prima, si occupava delle trasferte: chiacchieriamo e ci salutiamo con grande cordialità. Pochi minuti dopo rincaso e scopro che la stessa persona mi sta pesantemente insultando su un social. Detto che di lui non mi dimentico, e che a me sui social è stata augurata la morte, capisco che serva una corazza che non tutti hanno, quando si ha un ruolo pubblico molto esposto. E il basket a Bologna lo è.