esclusiva pb

- Torino, Alibegovic: "Firmerei a vita!"

Il capitano della Reale Mutua Basket Torino ripercorre le tappe della stagione e avverte...
25.05.2020 19:45 di Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: PIANETA BASKET
Mirza Alibegovic
Mirza Alibegovic

Intanto come stai e come stai vivendo questa "stagione" di stop forzato.

"Sto bene e nonostante lo stop ho cercato di rimanere in forma; dopo un periodo passato a Genova dai genitori di mia moglie, adesso sono ad Udine dai miei e mi alleno all'aperto. E' una situazione particolare che pian piano sta andando a risolversi (spero), ma non bisogna abbassare la guardia ed essere sempre attenti. Appena si potrà tornerò a Torino, non vedo l'ora!"

Tutti abbiamo visto "The last dance".... evidentemente non è l'ultimo ballo per Torino...
 

"Dopo una stagione incredibile, non è sicuramente l'ultimo ballo...anzi...il bello deve ancora venire. Sapevamo fin dall'inizio di essere molto forti, forse i più forti del girone ovest, ma , nonostante alcune difficoltà e soprattutto dopo la partita persa in casa contro Capo D'Orlando (la settimana successiva alla sconfitta di Biella) , ci siamo guardati negli occhi e abbiamo stretto un patto d'acciaio per ricominciare a vincere e dimostrare il nostro valore. Era il 29 Dicembre, da quel giorno sei vittorie consecutive e le nostre consapevolezze sono diventate certezze. Non volevamo nasconderci dietro l'alibi delle assenza, anche se,  giocare senza play e in alcune fasi dell'anno senza Ousmane Diop, non è stato per nulla facile...tutt'altro!"


Il tuo rapporto con coach Cavina lo raccontano i vostri sguardi durante le partite.
 

"Sono passati circa dieci anni dalla prima esperienza insieme ad Udine (all'epoca anche il padre Teoman "Teo" Alibegović è diventato molto amico del coach) e il rapporto è sempre stato ottimo: lui si fida di me ed io mi fido dell'uomo prima ancora che dell'allenatore che considero molto preparato, intelligente e che "legge" le partite come pochi altri. Ha maturato una grande esperienza, ha sempre il polso della situazione e in palestra si è dimostrato un allenatore meticoloso e sempre "sul pezzo", anche se qualche lavata di capo non è mancata. Di certo, non ha pregiudizi e le sue scelte sono dettate dal momento specifico della partita e da quello che abbiamo preparato in settimana."

Il tuo rammarico più grande per questa stagione stoppata?

"Non ci voleva, eravamo lanciati e carichi a molla, pronti per terminare la regular season, andare alla fase ad orologio e poi giocarsi le nostre carte ai playoff: senza nulla togliere alle altre squadre, abbiamo dimostrato di meritare il primo posto solitario in classifica e avremmo fatto sicuramente bene nelle settimane successive. Abbiamo sognato e stiamo sognando ancora: non ci sentiamo già in Serie A, e non abbiamo mai parlato di diritti acquisiti.Queste cose le gestisce direttamente la società, come giusto che sia e il compito di noi giocatori è farci trovare pronti al momento opportuno senza condizionamenti esterni che lasciano il tempo che trovano."
 

Il tuo rapporto con la città e sui tifosi...
 

"Già nella stagione 2016/2017, ho capito, da subito, che questa città ha qualcosa di molto particolare e mi ha permesso di conoscere mia moglie Valentina: i tifosi, la loro passione e il loro affetto nei miei confronti mi hanno convinto che è qui che vorrei fosse il mio futuro fino al terme della carriera- Firmerei a vita e sarebbe l'esaudirsi di un sogno in un ambiente che sento mio ogni giorno di più. Non ti nascondo che  mi piacerebbe giocare insieme a mio fratello Amar e ricongiungere qui tutta la mia famiglia....chissà che non possa succedere. Sono pronto e non vedo l'ora di ricominciare una nuova stagione anche per togliermi tante soddisfazioni e qualche sassolino dalle scarpe, per dimostrare a chi nel passato non ha creduto in me, che si sbagliava e si sbagliava alla grande!"