Trainotti a RaiPlay su Europei, Nazionale, Banchero, Shields e Trento

Trainotti a RaiPlay su Europei, Nazionale, Banchero, Shields e Trento
© foto di Aquila Basket Trento

Salvatore Trainotti è intervenuto ai microfoni di Rai Play. 

Nazionale. "Al di là che un'occasione personale, quello che c'è da fare sarà stimolante. Essere un collegamento tra Federazione, Nazionale e tutto il movimento è stimolante e cercherò di farlo con la massima dedizione. Europei? Credo sia un'estate fondamentale per la pallacanestro, non solo per la nazionale. Abbiamo partite importanti, un Europeo che giocheremo qui. Abbiamo tanti giocatori forti nel pieno della maturità e tanti giovani talenti, penso sia un'occasione per posizionarci come pallacanestro. Siamo carichi, vogliamo fare le cose con entusiasmo, professionalità e mettere i giocatori a proprio agio. Mancavo giovani in campo? Il fatto che non ci siano non deve essere visto come negativo, ma come dato di fatto e stimolo. E per fare si che tra quattro/cinque anni giovani italiani giochino in queste occasioni perché se lo meritano".

Banchero. "Io penso di essere stato il primo che l'ha visto da ragazzino, segnalatomi da Riccardo Fois, in una palestra a Seattle. Credo che abbiamo la sfortuna che è diventato forte [ride ndr]. Diamogli il tempo di sviluppare la sua carriera e di fare le sue scelte. La NBA ha delle dinamiche particolari che vanno rispettate. Mentre aspettiamo lui abbiamo altri giovani talentuosi da fare giocare. Come Spagnolo o Procida. Non dobbiamo fossilizzarci solo su un giocatore".

Shields. "Fa piacere, è un giocatore miglioratisaimo e una persona super. Ha aiutati Trento a ottenere grandi risultati e sono orgoglioso di vederlo giocare a questi livelli con Milano.

Trento. "È stata una stagione utile che ci ha insegnato molto. Lascerò la società ma questa ultima annata l'ho vissuta al 100%. Alla fine abbiamo avuto la possibilità di andare ai playoff ma non ci siamo arrivati con la mentalità giusta. Credo che la cosa più importante sia stata quella di riuscire a costruire una cultura societaria, al di là dei risultati. Con valori ben definiti che ci hanno permesso di raggiungere buoni risultati e superare le difficoltà. È nei momenti di difficoltà che vedi se una società è solida o meno".