LBA - Ramondino, "Tortona una realtà con la freccia puntata verso l'alto"

LBA - Ramondino, "Tortona una realtà con la freccia puntata verso l'alto"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Marco Ramondino è stato ospite della trasmissione "Basket On E-R" su Icaro Tv e ha risposto alle domande del conduttore Alberto Bortolotti, con l'aiuto di Francesco Livorti.

Vitalità del basket bolognese. "Meno male che c'è! Io ho avuto la fortuna alcuni anni fa di passare una stagione sulla sponda... "surrogato Fortitudo" non seguita dalla Fossa e tutto molto annacquato. Con la tecnologia di oggi e l'uso di internet tutto rimane molto distaccato invece essere calati nella realtà vivace di Bologna che ti tocca fisicamente per me è una cosa molto bella. Poi magari allenare lì è molto più complicato... "

La serie Olimpia-Virtus. "Ormai le squadre si conoscono benissimo, hanno anche delle gerarchie ben definite, per cui c'è una serie di elementi che rendono la gara 6 del 21 giugno di difficile interpretazione. La qualità, nel senso di estetica del gioco, ne viene influenzata ma la qualità del livello di adeguamenti o delle prestazioni dei singoli interpreti, della capacità delle squadre di avere volta volta protagonisti diversi al di là dei soliti noti è altissima. Noi tutti siamo semplicemente fortunati a poter assistere e io sono contento di avere avuto il privilegio di potermi confrontare con queste squadre. Se da un lato ci sbatti il muso, dall'altro è soltanto il confronto con loro e la loro grandezza che può ispirarti a migliorare."

Un commento sulla gestione della squadra di Messina e Scariolo. "Se lo facessi dovrei andare immediatamente poi a confessarmi in chiesa. Credo che ci sia un motivo per cui uno allena Milano e l'altro Bologna, perché sono allenatori di un altro pianeta tanto che sono sicuro che al termine della loro carriera saranno inseriti nella Hll of Fame di Springfield. Credo sia normale che entrambi, alternativamente, siano in grado di incidere sulla partita come se non di più dei giocatori."

Kyle Weems. "Un grande campione. Penso che nei pour parler pre e dopo gara nessuno possa non avere un giudizio entusiastico sull'atleta e sulla persona. Penso che una volta che le sue riflessioni lo portino a concludere l'esperienza alla Virtus, dove ha legami importanti, e si metta concretamente sul mercato per una realtà come la nostra piccola Derthona in crescita anche ambiziosa, grazie alla proprietà, sarebbe bello poterne discutere."

Cercare fisicità sul mercato. "Sicuramente siamo una squadra tra quelle che sono state negli ultimi anni tra le prime in classifica diversa, più leggera. Ma credo che la nostra struttura per il 2023-24 non debba essere fatta in relazione a quella di Milano e Bologna, perché se ci mettiamo a scimmiottarli saremmo solo una brutta copia. Noi dobbiamo mantenere la nostra identità, cercando di continuare a giocare in maniera veloce, con giocatori di buona tecnica che tirano bene e si passano la palla. E su questa falsariga cercare di adeguarci sotto l'aspetto fisico ed atletico tenendo conto che entriamo in una stagione in cui sono io il primo esordiente come tutta la società in una competizione continentale. Aspetto importante non solo nell'urto con la nuova realtà, ma nell'aspetto della salute e della preparazione dei giocatori. Un aspetto che nell'ultima stagione ci ha afflitto un po'. Bravi tutti a non farlo vedere - siamo stati praticamente sempre tra le prime tre del campionato - ma guardandola in retrospettiva tanti martedì e mercoledì sarebbero stati faticosi non avendo i tempi per gestire i problemi."

Rumors di mercato: Flaccadori e Moretti. "Credo che Tortona riceva un grosso privilegio dalla presenza di un proprietario entusiasta, dalla capacità di investire e dalla sua visione chiara nella sua progettualità. Siamo interessanti per giocatori e procuratori che abbiano una freccia che guarda verso l'alto - senza scomodare le due grandi - per diversi anni. Ci sono evidentemente giocatori offerti e giocatori che siamo noi ad andare a cercare. Noi stiamo ragionando sull'identità che vogliamo avere sui giocatori italiani e credo che i due nomi che avete fatto siano legati da contratto con le rispettive squadre. Al di à dei singoli nomi, credo Tortona sia una realtà che può garantire attenzione e futuribilità per un giocatore."

Struttura del roster. "Credo che club come noi, che tendenzialmente fanno una stagione da 50 partite, anche per il maggior peso specifico che il campionato di serie A possiede, devono trovare il giusto equilibrio tra strutturarsi, rinforzarsi, allungare la squadra, avere delle alternative, tutelarsi in caso di infortuni e avere una gerarchia tale da mantenere i giocatori sereni, consapevoli del loro ruolo in squadra. Oltre il ruolo stiamo pensando a giocatori versatili, capaci di giocare in più ruoli, senza fare un roster infinitamente lungo ma trovando nei 12 scelti le alternative grazie alla capacità d essere versatile e mantenere chiara la gerarchia. Le scelte dell'ultimo mese fatte proprio da Olimpia e Virtus di restringere il nucleo di quelli che vanno in campo a 10 giocatori parlano chiaramente in proposito."