NBA - LeBron James: "Io il Goat? Mi sento il migliore di sempre"

LeBron James è sempre di più nella storia della NBA: nella notte il nativo di Akron ha superato Kareem Abdul-Jabbar diventando il miglior marcatore nella storia della Lega. Un traguardo incredibile per LeBron in quello che fino a qualche anno fa sembrava un record inarrivabile. Ci è arrivato lui, alla 20esima stagione e in quella che è stata la sua 1410a gara nella NBA da quando è entrato nel 2003.

"Io il Goat? Lascio che siano gli altri a parlarne", ha detto LeBron sorridendo. "È una grande chiacchiera da barbiere. Mi metterò contro tutti quelli che hanno giocato. Ognuno avrà il suo preferito, ognuno deciderà chi è il suo preferito. 

Ma so cosa ho portato al tavolo, cosa porto al tavolo ogni singola sera e cosa posso fare sul parquet. Mi sento sempre come se fossi il migliore di sempre a giocare a questo gioco. Ma ci sono tanti grandi, e sono felice di far parte di questo viaggio".

Un record che anche lo stesso James non avrebbe mai pensato di raggiungere. "È surreale. È una cosa che non mi sono mai posto come obiettivo, è semplicemente successa. La longevità, l'essere stato sul parquet per tre franchigie diverse, l'andare a cercare di essere il migliore possibile ogni singola sera, l'avere compagni di squadra e allenatori fantastici mi hanno permesso di essere me stesso. È un record che non ho mai puntato come obiettivo. Quando ho visto che il numero si avvicinava sempre di più, che ero disponibile sul parquet e che ero produttivo negli ultimi due anni, ho pensato: 'Wow'. Mi mancano 2.000 punti, 3.000 punti, 4.000 punti.

E mi sento benissimo. Mi sono detto che è possibile. Ogni volta che ho letto la storia del gioco, non ho mai pensato che questo sarebbe stato toccato. Soprattutto per il modo in cui Kareem ha giocato e per quanto tempo ha giocato. È un vero onore far parte di questo gioco e dei grandi che lo hanno giocato", ha aggiunto LeBron.

In collegamento da ESPN, Shaquille O'Neal ha anche chiesto a LBJ per quanto ancora potrà giocare. Questa è stata la risposta della stella dei Lakers. "So che posso giocare ancora un paio di anni. Dipende tutto dalla mia mente. Se sono ancora motivato a competere per i campionati, perché sento che è quello che posso ancora fare per qualsiasi gruppo di ragazzi e franchigia. Posso andare in campo e contribuire a vincere un campionato o più campionati. Questa è la mia mentalità. Ma tutto dipende dalla mia mente: se la mia mente è lucida e sono motivato a prepararmi ogni singolo giorno, allora continuerò a giocare".