A2 - Pietro Basciano: "Tornare al dilettantismo fu un errore"

A2 - Pietro Basciano: "Tornare al dilettantismo fu un errore"

Il presidente di LNP Pietro Basciano, dopo lo spostamento della fine del girone di andata di A2 al 16 gennaio, fa il suo personale punto della situazione della seconda lega di basket italiana. Ecco attraverso il Corriere dello Sport le sue considerazioni.

Tutto da soli. Devo complimentarmi con le società tutte che sono riuscite a rimanere in piedi praticamente da sole, nonostante la grave situazione economica: senza nessun contributo a supporto se non le spese sanitarie. Con una perdita o assenza di pubblico, con le spese di gestione dei palazzetti chiusi. Per quanto riguarda l'aspetto sportivo la Serie A2 continua ad offrire un spettacolo buono e a mandare moltissimi italiani in Serie A.

Le società salite in A dimostrano di avere basi molto solide, penso a Treviso per esempio, anche alle ultime due, Napoli e Tortona. Sostenere come fa qualcuno che la A2 è un campionato non pervenuto, è assolutamente sbagliato. Poi che sia necessaria una profonda ristrutturazione della Serie B lo diciamo da anni, a abbiamo avanzato proposte. Nei prossimi mesi si lavorerà per avviare una riforma organica, di sistema, con le altre componenti.

Riduzione squadre e professionismo. Abbiamo ridotto da 32 a 28, ma oggi la A2 mi sembra molto regolarizzata, composta da club che si sono adeguati alle richieste di Fip e della Lega, che lavorano con attenzione. Ora bisogna soprattutto attendere e verificare gli effetti della riforma della legge sullo sport, dei contratti di lavoro per i dilettanti. Ho fatto notare a Petrucci che il passaggio della A2 dal professionismo al dilettantismo fu un errore, ma oggi bisogna riflettere, non muoversi avventatamente, non cerca un ritorno al passato senza regole a tutela. E abbiamo una lega che funziona bene.

Attenzione sui settori giovanili. Tutti i giocatori di Serie A, praticamente, arrivano dalle società dilettantistiche, non dal professionismo. A2 e B lavorano con attenzione, impegno, capacità, sui territori. Piuttosto servono incentivi.