Una Hotels pronta all’esordio europeo: domani sfida a Digione nella FIBA Europe Cup

Parte oggi alla volta della Francia la UNA Hotels Reggio Emilia, attesa domani alle ore 20:00 sul parquet di Digione per la gara d’esordio del girone J della FIBA Europe Cup. Il gruppo biancorosso, raggiunta Lione in volo, proseguirà via terra verso la città francese, dove scenderà in campo prima di rientrare giovedì. Coach Dimitris Priftis avrà a disposizione l’intero roster, con tutti gli atleti dichiarati abili, seppur con qualche acciacco da gestire. La partita si preannuncia subito delicata, anche per via della formula della competizione. La FIBA Europe Cup prevede la qualificazione diretta solo per la prima classificata di ciascun girone, con l’aggiunta di sei seconde su dieci. Un sistema che impone massima concentrazione sin dalla prima giornata, anche per via del metodo di attribuzione dei punti: due punti per vittoria, uno per sconfitta. Questo meccanismo tiene aperti gli incroci di classifica avulsa fino all’ultima gara, rendendo ogni match potenzialmente decisivo per il passaggio del turno.

Nonostante la buona tenuta difensiva, a preoccupare è la fase offensiva della Una Hotels. Dopo l’exploit da 99 punti contro il Pelister Bitola, la squadra non è più riuscita a superare quota 80, una soglia che nel campionato italiano rappresenta spesso il minimo sindacale per pensare di vincere. Nelle ultime tre gare, il contributo degli esterni è stato troppo altalenante, con Barford e Smith incapaci di garantire la pericolosità perimetrale attesa. La speranza dello staff tecnico è che, come spesso accade ai tiratori, una volta ritrovato il ritmo giusto, Barford e Smith possano tornare ad essere gli uomini chiave della passata stagione, capaci di garantire punti e leadership offensiva accanto allo sfavillante Kwam Cheatham. Il match di Digione sarà un banco di prova importante per testare la tenuta mentale e tecnica del gruppo, in una competizione che non ammette passi falsi. La Una Hotels è chiamata ad agire subito, per non compromettere il cammino europeo già dalla prima tappa.