Stefano Gentile: «Trent'anni fa un Gentile a Napoli forse era impensabile. Oggi mi sento di rappresentare un po' tutta la Campania»

14.10.2025 09:10 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Stefano Gentile: «Trent'anni fa un Gentile a Napoli forse era impensabile. Oggi mi sento di rappresentare un po' tutta la Campania»
© foto di De Lise/Ciamillo

Il Napoli Basketball è alla ricerca della propria identità di squadra. A dirlo è il capitano Stefano Gentile, intervistato da Marco Caiazzo su "La Repubblica – Napoli", il quale ha tracciato un quadro della situazione in casa partenopea, sottolineando la necessità di pazienza ma anche l'urgenza di risultati. Gentile ha evidenziato come l'obiettivo primario sia unire gli sforzi del gruppo: "Stiamo cercando di trovare la nostra identità di squadra, dove il risultato venga prima del singolo." Con un roster rinnovato per "nove decimi", il capitano chiede tempo, pur essendo consapevole che i risultati debbano arrivare presto: "Serve pazienza con una squadra nuova per nove decimi, ma al tempo stesso sappiamo che i risultati devono arrivare presto."

Riguardo al lavoro di coach Magro, Gentile è chiaro sulla direzione intrapresa: "Il lavoro è quello di impostare una nuova filosofia che porti rapidamente ai risultati sperati: servono vittorie per alzare il morale e crescere più in fretta. È ciò che ci siamo detti a inizio stagione ed è l'obiettivo al quale stiamo lavorando." Il principale problema che affligge la squadra, secondo il capitano, risiede nella mancanza di costanza durante l'arco della partita: "In alcuni momenti giochiamo bene, in altri meno. Per lunghi periodi facciamo le cose giuste con i tempi corretti; altre volte ci perdiamo, manca continuità. Dobbiamo essere più costanti e fare sempre la cosa giusta, in attacco e in difesa. Quando ci riusciamo giochiamo una buona pallacanestro. Sono sicuro che arriverà il momento del 'clic'."

Il legame di Stefano Gentile con la Campania è forte, nonostante la storia cestistica del padre, Nando Gentile, capitano della grande Juvecaserta. Stefano Gentile si sente un rappresentante dell'intera regione: "Io capitano azzurro da casertano? Trent'anni fa un Gentile a Napoli forse era impensabile, oggi i tempi sono cambiati. Mi sento di rappresentare un po' tutta la Campania: ho seguito mio padre in tutta Italia ma mi sono sempre sentito di appartenere a questa terra, uno scugnizzo orgoglioso." L'esterno ha anche commentato il rapporto con i tifosi, che lo hanno accolto con grande affetto dopo qualche iniziale scetticismo: "E i tifosi napoletani mi hanno dimostrato stima, dopo qualche commento sui social un po' negativo al momento del mio arrivo, l'affetto è stato grande: cerco di dare sempre il massimo, poi è il tifoso a giudicare."

Infine, Gentile ha espresso un parere positivo sul nuovo corso societario guidato da Rizzetta e soci, sottolineando l'approccio orientato al lungo periodo e la riduzione della pressione sul gruppo: "Rizzetta e soci hanno un approccio particolare: al Sud c'è sempre grande ansia del risultato, con loro si lavora sul lungo periodo. Grande programmazione, poca pressione sulla squadra, l'idea di costruire più che guardare solo alla prossima partita."