Dimenticare in fretta il ritiro di Ferrara è la scelta giusta per il sistema basket?

13.03.2023 09:00 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Dimenticare in fretta il ritiro di Ferrara è la scelta giusta per il sistema basket?

Mors tua vita mea. Certo che di fronte al silenzio che circonda il ritiro dalla serie A2 del Kleb Ferrara la mancanza di solidarietà delle consorelle stride in maniera dolorosa per chi ama la pallacanestro. Ma d'altra parte che avrebbero potuto fare quando la gran parte di loro vive perennemente tra illusioni di sponsorizzazioni e tristi realtà di bilancio che fanno pensare più facilmente ad equilibristi sul filo e sotto il vuoto?

Abbiamo sempre aperto un "cahier de doleance" a riguardo, considerando che la serie A2 ha perso due squadre per la strada, e magari andando a rivangare solo un recente passato dove nella migliore delle ipotesi ci sono anni di rateizzazioni di debiti non pagati con l'Agenzia delle Entrate; ma oggi come potremo evitare una nuova pioggia di bancarotta fraudolente e fallimenti vari per incapacità gestionale?

La riforma dei campionati approvata dalla FIP nei confronti delle spese per i club ci sembra che non intervenga affatto per una loro diminuzione perché si riserva come sempre fatto di intervenire solo a valle, quando il danno si palesa. Ma questo puo' andare bene per delle società dilettantistiche di nome e di fatto, non per dei club che tra i dilettanti abbiano un giro di uscite superiore già a 500.000 euro. 

Se vogliamo dei campionati completi, con tutte le squadre in campo a parità di condizioni, c'è una sola strada da seguire. A inizio stagione ogni club fissa il suo budget di spesa complessivo, e versa su un conto corrente controllato dalla sua Lega di appartenenza la cifra corrispondente. Ogni spesa aggiuntiva sarà poi immediatamente coperta da nuovi versamenti di denaro, che verrà prelevato per far fronte alle spese nel corso della stagione.

Un sistema che all'estero già si applica in altri paesi, comunque non perfetto, visto che nella BBL qualche anno fa c'è stato un caso. Al riparo da sponsor che non onorano la firma, promesse vere o finte degli enti locali di contribuzione, disaffezione del pubblico avremo dei dirigenti tranquilli dal lato dei costi quanto altrettanto feroci nel recuperare durante la stagione quanto si deve incassare per arrivare a giugno con la provvista capiente per l'iscrizione alla stagione successiva. Aprendo così e alimentando quel circolo virtuoso che fa bene al movimento. Pensateci.