Buona Pasqua. Cosa non c'è nell'uovo della pallacanestro italiana e non solo

10.04.2023 23:55 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Buona Pasqua. Cosa non c'è nell'uovo della pallacanestro italiana e non solo
© foto di SAVINO PAOLELLA

La Pasqua è la più famosa delle cosiddette "feste mobili", quelle che non ricadono sempre in un giorno prefissato, come può essere il Natale. Quest'anno 2023 cade in una data che fa da spartiacque alla stagione agonistica 2022-23, per cui insieme ai tradizionali auguri è anche il momento giusto per fare qualche considerazione.

LBA in testa - Nonostante qualche battuta d'arresto più o meno preventivabile, Olimpia Milano e Virtus Bologna hanno confermato che difficilmente in una serie di playoff possano farsi eliminare dalla finale per il titolo. Bertram Derthona e Dinamo Sassari saranno le damigelle, vi arrivano con due percorsi differenti: la seconda è passata dalla partecipazione alla Champions League dove ha rimediato una lezione che la prima dovrà tenere bene a mente, visto che prevede la partecipazione alla stessa Coppa per il 2023-24.

LBA in coda - Le vittorie di Reggio Emilia e Napoli confermano che la salvezza è una corsa a sette squadre dove la Germani sembra essere quella messa meglio. Situazione inedita per gli ultimi anni devastati da Covid e squadre ritirate lungo la strada dove dettagli e situazioni imprevedibili potranno fare la differenza. Fare previsioni è quasi impossibile: il livello di coesione tra le componenti di ogni realtà sarà messo a dura prova.

EuroLeague - Il derby della prossima settimana alla Segafredo Arena tra Olimpia e Virtus è derubricato all'inutilità più assoluta. Le due squadre hanno già iniziato il percorso di rifondazione interna per scegliere il gruppo che disputerà i playoff di LBA, quindi sarà un derby di passaggio. Per il palcoscenico europeo sarà bene fare tesoro della lezione Olympiacos, una squadra senza budget faraonico con un mix di competenze e di attaccamento alla maglia clamorosi. Sotto accusa quindi a livello dirigenziale il solipsismo di Messina e la supponenza di Baraldi.

Coppe europee. Poco comprensibile come, ad ogni anno che passa, alcune squadre non riescano né a fare a meno di disputare competizioni in cui credono poco né a mettersi in condizione di essere competitive, collezionando brutte figure e precoci eliminazioni. Fare nomi non serve, eccetto quello della Unahotels Reggiana, che per i problemi causati dal doppio impegno si ritrova in fondo alla classifica. Formazioni come la Pallacanestro Trieste o la Bertram Derthona che ne fanno uno degli obiettivi per il 2023-24 facciano tesoro delle lezioni di Brindisi, Sassari e Trento.

FIP - A meno di tre messi dalla fine della stagione agonistica, la Federazione è più che mai immobile. Anzi no, obtorto collo due cose le ha fatte. La prima. Dopo anni di indifferenza verso la trasmissione in chiaro e sbeffeggiamenti verso coloro che la chiedevano la Nazionale si è rivista in televisione. Numeri poco significativi rispetto al circuito internazionale del basket, che però hanno già cercato di vendere come eccezionali. Riflettiamo che partendo da zero (questi i numeri di Sky che ci hanno comunicato) qualsiasi numero è eccezionale, e questo cantar vittoria grazie a un coach che ha oltre il 50% di tecnici ricevuti rispetto al numero di gare ufficiali in panchina (e una espulsione) sono solo un piccolo passo. Quello di Armstrong sulla Luna, ben altro.

FIP - La seconda cosa. La riforma dei campionati è in una fase di gestazione in cui nessuno sta capendo cosa succederà e se davvero sarà utile al contenimento dei costi per le società. Per venire incontro però i costi della FIP saranno "aggiornati" in alto. Quello che è certo è che il peso elettorale per la presidenza FIP nel 2024 è passato dalla LNP, nelle mani di Basciano, a quel campionato Interregionale in mano ai Comitati Regionali. Sono controllati direttamente da Petrucci che quindi avrà potere decisionale sulla nomina del suo successore nell'eventualità che il lavoro di sottobosco non riesca a far cambiare idea al ministro Abodi per una modifica della limitazione al numero dei mandati. Così impegnati in lotte di poltrone, i comitati non hanno tempo di far conoscere la pallacanestro sul territorio. E meno che mai la direzione di Via Vitorchiano. Il numero dei tesserati diminuisce: erano 310.298 atleti nel 2014 (fonte: CONI) l'anno seguente al ritorno di Petrucci alla testa della Federazione, sono 141.675 maschi e 21.396 donne nel 2022 (fonte: FIP).

NBA - Il fallimento dei Mavericks di Doncic, le difficoltà dei costosissimi Lakers e Warriors, le conferme di Nuggets e Grizzlies, il percorso accidentato di Brooklyn e le sue capricciose stars. Fino ad oggi il campionato non ha mancato motivi di interesse, anche polemico, di cui in Italia non riusciamo mediaticamente a dotarci. La parte con più appeal del business a stelle e strisce Messina e Scariolo non l'hanno trasmesso né ai loro club né a Legabasket per cui apprezziamo la fatica di quest'ultima di provarci a dispetto delle due altezzose "grandi" e degli interessi di bottega delle piccole.