Mbyt Ferrara, cinquanta minuti di passione e una grande vittoria

Fonte: Sito Ufficiale Pallacanestro Ferrara
Julius Mays
Julius Mays

TORREVENTO NORD BARESE: Papagno ne, Ancellotti 4, Petrucci 9, Contento 29, Merletto 14, Losurdo ne, Elliott 9, De Angelis 3, Amoroso 28, Moore 17. All.re Cadeo.
MOBYT FERRARA: Bottioni 3, Spizzichini 14, Ferri 13, Casadei 13, Infanti 22, Benfatto 19, Andreaus, Pipitone, Jennings 21, Mays 13. All.re Furlani.

Una incredibile odissea a lieto fine. La Mobyt gioca venti minuti quasi perfetti, gestendo i ritmi di gioco, affondando quando c’era da giocare in velocità, pensando quando bisognava usare la testa. Poi è montata la marea di Corato, e per i biancoazzurri sono arrivati altri trenta minuti di fatica e sofferenza. Perdendo tante volte la maniglia, ma senza mai perdere la testa. Alla fine i conti sono tornati comunque. Vittoria fondamentale, per la classifica e per l’autostima. 
Il primo quarto è a dir poco funambolico. Partenza sparata di Corato, molto abile nel corri e tira. Grande aggressività (si attacca il canestro nei primi secondi dell’azione), difese tattiche e spigolose. La Mobyt non è subito pronta, ma ha il merito di rispondere con le iniziative di Spizzichini e Jennings. Il primo sorpasso estense è una tripla allo scadere dei 24 secondi di Casadei. Jennings poi sembra a proprio agio più vicino a canestro (partito da “cinque” per l’assenza di Benfatto) e sfrutta bene gli appoggi di Mays. Col passare dei minuti Ferrara si scioglie: ancora bombe per Casadei e Spizzichini dalla piastrella centrale. Poi arriva il Casadei moment: crea per Jennings, va a schiacciare in contropiede, la mette ancora da tre. Morale, Mobyt a +14 (30-16). Prima del primo breack, canestri di talento ed energia per Merletto, e chiusura targata Bottioni. La Mobyt, complessivamente, tira con il 60% da due e 86% da tre. Pazzesco.
E le buove notizie continuano: entra nella partita Benfatto, e piazza subito un’azione da tre punti. Mobyt che sembra in controllo e tocca il +17. Poi Corato aumenta l’intensità, pressa a tutto campo e trova qualche giocata di energia che rianima il pubblico. Furlani ridà il volante a Ferri, gli piazza intorno centimetri e fisico (Infanti e Andreaus gli altri esterni), e Ferrara con pazienza riapre la forbice. Soprattutto, il capitano disinnesca Merletto, play tutto fosforo di Corato. L’unico ancora silente in casa biancoazzurra è Mays. Partito in controllo, finisce col perdere feeling con la partita, e qualche pallone non da lui.
La Torrevento ricomincia dopo l’intervallo come il primo quarto, con Amoroso e Contento che attaccano il canestro. Ci mettono il fisico i pugliesi; bisogna reggere, perché le folate avversarie fanno male. Il PalaColombo sbuffa, Corato torna con lo svantaggio inferiore alla doppia cifra. Furlani prova a fermare la partita per parlarci su. Al 26’ tutto o quasi da rifare: 66-57 per la Mobyt, ma con l’inerzia che sembra nelle mani di un Nord Barese in rimonta.
Alla partita della Torrevento si iscrive anche Moore, che trova canestri con penetrazioni funamboliche. Al 32’ Corato è pienamente rientrata in partita: 74-69. Ecco allora il graffio di Mays, che esce dal pressing sulla linea laterale mandando a bersaglio una bomba importantissima. Ed ecco la penetrazione con scarico di Casadei per l’appoggio facile di Jennings. E ancora la tripla dall’angolo di “zio Julius”. La Mobyt si appoggia ai suoi uomini di personalità: di nuovo +9. 
Ma l’elastico continua: un paio di attacchi con incomprensioni, un rigore sbagliato da due passi da Jennings e la Torrevento si rifà sotto. La bomba di Contento del -3 fa esplodere il PalaColombo. Poi ancora brutto possesso biancoazzurro, e Contento in lunetta riassottiglia. Praticamente pari, nella bolgia. Ferri, senza paura, la mette dalla media distanza al ventiquattresimo secondo. Ma è Petrucci a impattare, ancora con un triplone. Elliott completa l’opera con penetrazione e appoggio. Sorpasso Corato a un minuto dalla fine. Subito Mays. Poi gran difesa, ma Casadei non capitalizza da lontano, salvo poi prendersi un gran sfondamento sull’ultimo possesso. Dal +18 all’overtime. Quasi incredibile.
Infanti senza paura nel cuore dell’area con due canestri. Elliott la mette da fuori, ma ancora Infa è infallibile: per lui 9 punti filati nel supplementare. La maniglia cambia in continuazione: la Mobyt arriva al +3, ma poi l’attacco si ferma ancora, e i ragazzi terribili di Corato continuano ad andare al ferro. I due liberi di Merletto sanciscono il controsorpasso: 101-100 Torrevento. Anche Mays fa 2/2 e fa rimettere la testa avanti. La difesa tiene, il rimbalzo è di Infanti, che però mandato in lunetta non va oltre l’1/2. In quei dieci secondi rimanenti Merletto penetra e impatta di nuovo. Si va avanti!
Adesso però la stanchezza e i falli cominciano ad avere un peso. Escono gli americani di Corato. Ferri, d’esperienza, trova contatti e punti facili in lunetta. Si arriva al +5, che ormai non vuol dire più nulla. La Torrevento continua uguale a se stessa: cerca i tiri da lontano o le penetrazioni al ferro. Ferrara difende per davvero. Si entra nel 50’ minuto sul +2. Benfatto là sotto viene mandato in lunetta; nessun problema, 2/2. Contento per due punti rapidi. Ancora giro ai liberi di Ferri, ancora glaciale. Amoroso fa altrettanto. Il tempo non scorre, ci sono ancora 9 secondi da amministrare. Mays non la chiude (fa 1/2). Contento mandato in lunetta per scongiurare una bomba. Da manuale, segna il primo e sbaglia il secondo per un rimbalzo amico. Ma quello è calamitato da Benfatto. Adesso sì che si può gioire.

Coach Furlani non si ferma al risultato, e inserisce la partita in un ragionamento più ampio su questa prima fase di stagione: “La partita con Omegna aveva lasciato molto amaro in bocca, perché non l’avevamo giocata con il piglio giusto e avevamo commesso errori. Ma quel match andava messo in prospettiva: Omegna si sta dimostrando un team super. Di fatto però ha enfatizzato alcune nostre debolezze. La verità è che siamo partiti con un calendario molto difficile: le big, poi la trasferta contro la capolista col vento in poppa. Così non abbiamo avuto la possibilità di rodare i nostri rookie, di abituarli al campionato poco alla volta. Spero che adesso questa bella vittoria rassereni gli animi e ci dia fiducia”.
Poi la riflessione si fa più tecnica: “Abbiamo giocato i primi due quarti quasi a livello della perfezione, poi abbiamo commesso alcuni errori. Se l’avessimo persa, questa partita avrebbe fatto grandi danni; oggi sono due punti fondamentali per dare fiducia a un gruppo nuovo. Ma non potremo godercela a lungo: giovedì siamo già in campo. La nostra cosa migliore? Il fatto di non aver mai realmente perso la testa contro la zona e il loro pressing. Infanti? Non voglio dire sia questo. Dico però che si sta allenando con grande intensità. Nei supplementare è stato terribilmente importante per noi”.