Sergio Scariolo "Più voce ai coaches e meno partite per i giocatori"

Sergio Scariolo "Più voce ai coaches e meno partite per i giocatori"

Sergio Scariolo ha parlato in esclusiva alla trasmissione "Playmakers" di Orestis Syntelis, per il sito Novasports.gr alla vigilia della gara di Euorleague in casa del Panathinaikos ad Atene. Tra i diversi argomenti toccati, molto interessanti e d'attualità le sue considerazioni sul numero eccessivo di partite giocate in una stagione da molti cestisti.

Calendario saturo. “Non possiamo aumentare il numero di partite che i giocatori già devono disputare. La gente paragona l'EuroLeague alla NBA, ma io sono stato lì per tre anni e so com'è. Le condizioni, la logistica, le squadre sono completamente diverse. Penso che siamo molto vicini al limite massimo di partite che i giocatori possono affrontare in una stagione. Soprattutto se teniamo conto che in Europa contano tutte le gare. Non puoi rilassarti, non puoi concedere notti di riposo a certi giocatori o chiunque può batterti.”

Più voce al sindacato allenatori. "I coaches dovrebbero essere ascoltati di più perché sono quelli che sono al di sopra di tutti i piccoli dettagli nella vita quotidiana del basket e in termini di conoscenza, calendario, preparazione e metodologia. Sono un po' più ottimista di prima, ma dobbiamo ancora vedere che si iniziano a fare passi più solidi.”

Soddisfazioni personali. “La verità è che non posso negare di essermi divertito molto in questi ultimi anni. Il titolo NBA, un Mondiale, un Eurobasket, con la Virtus Bologna l'Eurocup e la Coppa Italia... non posso lamentarmi. L'ultimo Eurobasket potrebbe essere stata la medaglia più difficile di tutte. Almeno se pensi che ci hanno messo all'ottavo e al nono posto nel power ranking prima del torneo. Ma nulla accade per magia. I giocatori hanno lavorato molto, c'era molta intesa e la pressione per essere all'altezza del nostro passato, dopo aver vinto tante cose, c'era anche quello da sbugiardare."