LBA - Olimpia, Sandro Gamba "Bene i tiratori che fanno punti quando serve"

LBA - Olimpia, Sandro Gamba "Bene i tiratori che fanno punti quando serve"

Anche oggi è martedì e torna ancora una volta con le sue considerazioni sull'Olimpia Milano, che sono sempre attente nel commentare tutto il mondo del basket italiano, di coach Sandro Gamba su La Repubblica edizione Milano.

Nel campionato italiano bisogna sempre cominciare dalle buone notizie che arrivano da Milano, che gioca bene, aggressiva, non si fa sorprendere dall'avversario, che pure ha provato a metterla in difficoltà visto che all'intervallo l'Olimpia era sotto di 4 punti.

Però dopo il recupero nel terzo quarto, nell'ultima frazione è bastato un 19 a 15 per ammazzare la Fortitudo in casa sua (71­82). 

La squadra è reattiva, nonostante abbia due o tre assenze importanti, e mi dicono anche che il mio amico Messina risparmia i giocatori, non mette sempre il quintetto più forte. Fa bene perché la strada è lunga, e Milano deve risollevare le sorti del basket italiano anche a livello europeo.

Inoltre mi piace il fatto che sul tabellino ha tanti giocatori in doppia cifra, non fanno tanti punti ma li fanno nei momenti giusti, quando è necessario strappare. 

Se devo fare un'osservazione, guardando ai miei gusti da vecchio allenatore dico che Cinciarini è ancora l'uomo che nei momenti difficili dà autorità, può alzare la voce e imprimere spinta, far sprizzare scintille. 

E che forse ha giocato troppo poco ultimamente. A guardare fuori da Milano si comincia a capire che forse è Venezia la numero due del campionato.

Ha fatto una bella partita in casa contro Sassari (99­-92). Ha vinto l'ultimo quarto 30 a 23, significa che aveva muscoli e lucidità.

Alla fine mi hanno detto che ci sono state scintille tra Pozzecco e Stone, d'altronde mi ricordo quando l'allenatore di Sassari era giocatore che l'avevo convocato in nazionale e già allora era uno molto appassionato, e la passione ti mette pressione addosso, e lui si arrabbia spesso. 

Del resto Venezia gioca bene, forse ha poco peso, in area la differenza tra 90 e 110 chili conta. Mi ha sorpreso anche Brindisi che ha vinto a Trieste (76-79): gioca bene, ha una batteria di stranieri che segnano più di dieci punti di media per cui hai una formazione che senza fare fuochi d'artificio vince.

 Hanno una media di palle perse attorno ai 15, non male, anche se io nelle mie squadre volevo sempre al massimo 10/­12 palle perse per partita, ma il livello era diverso.

Continua invece il calvario di Roma, che è caduta ancora in casa con Pesaro (69­84): forse hanno dei problemi in società che si ripercuotono sul campo.

Puoi anche essere ultima in classifica ma i giocatori dovrebbero sputare l'anima, invece non lo fanno, perché? Pesaro intanto vince in trasferta, bel colpo, visto che lotta sempre per salvarsi e punti così sono una manna.

Hanno una buona batteria di tiratori dalla media distanza, che ieri è stata l'arma che ha risolto la partita con Roma.