A2 - Trapani in casa della Ferraroni Cremona: ecco l'avversaria

A2 - Trapani in casa della Ferraroni Cremona: ecco l'avversaria

Dopo la promozione dalla B, la Juvi Cremona al piano di sopra ha naturalmente confermato in panchina coach Alessandro Crottiche tanto bene ha fatto nell’ultima esaltante annata. In estate parte del nucleo storico della promozione è stato confermato, puntellandolo con innesti mirati, costruendo un roster e, soprattutto, un quintetto solido e di talento per la categoria, ben bilanciato tra pericolosità dei lunghi e dal perimetro (dove gestiscono innumerevoli palloni i due U.S.A.), verso l’obiettivo di una tranquilla salvezza che appare ampiamente alla portata. 

Ecco i singoli. Il playmaker è il talentuoso U.S.A. Trevon Allen (1998), ex Cantù che la stagione ancor prima aveva sfiorato i 20 di media nel campionato polacco. Costruisce molto, per sé e per i compagni, dall’1c1 attaccando il ferro grazie ad indubbie doti atletiche. Al contempo, gestisce con ordine i ritmi di gioco ed è pericoloso anche dai 6.75. Completo. I suoi numeri: 21 p.ti, 4.7 falli subiti, 6.8 rimbalzi e quasi 2 assist per gara. Dal campo tira con un migliorabile 39% da due ed un eccellente 53% da tre (su 6 conclusioni a match). Tante responsabilità per lui (15 tentativi di media dal campo) e notevole mano a rimbalzo. Colpo da novanta.  Fuori squadra da qualche settimana l’ex Trapani, il play-guardia Gabriele Spizzichini che ha disputato 3 gare (5.3 p.ti, 3.3 rimbalzi e 2 assist a match). Altro “ventello” assicurato dall’ala Brayon Blake (1995) che ha girato in Europa tra Grecia, Turchia e campionato tedesco. Bottini sicuri, capace sia di buttarsi nel traffico (tanti falli subiti) che di colpire col suo pregevole tiro da fuori (20.5 p.ti, 5.2 falli subiti, 5.7 rimbalzi) ma, al contempo, di dare una notevole mano a rimbalzo, grazie al suo atletismo. Anche lui non certo un timido (15 conclusioni a match dal campo), premiato dalle percentuali (53% da due, 35% da tre su oltre 7 “bombe” di media). Può dare tanto anche in difesa (2 recuperi ad uscita) grazie alla sua energia e giocare da 4 atipico che “apre” il campo. Sul perimetro c’è anche la bocca da fuoco Davide Reati (1988) che fa valere la sua specialità, alzarsi in sospensione per colpire dai 6.75. Di contro, di rado si butta dentro. Garantisce triple in striscia e, per il ruolo, è un buon rimbalzista. I suoi numeri: 6.8 p.ti e 3.6 rimbalzi per gara. Il suo biglietto da visita, come detto, è il tiro da tre, che usa in prevalenza (quasi 5 tentativi per volta), che al momento lo vede un po' sottomedia (30% finora). Perimetrale. Sotto canestro c’è il lungo Antonio Iannuzzi (1991) che ha fatto tanto piano di sopra (Torino, Brindisi e Varese) e, due stagioni fa, ottenuto la promozione in A con Napoli. Centro con punti nelle mani che fa sentire la sua notevole tecnica individuale nel pitturato, avendo doppia dimensione, sia dal post basso che dalla media fronte a canestro. Può viaggiare in “doppia doppia”, facendosi sentire su entrambi i lati del campo. Subisce tanti falli, ed è un insospettabile assist-man, soprattutto dal post alto. Fatica dalla lunetta e tende a qualche persa. Tante responsabilità per lui in attacco. Va a referto con 13 p.ti (57% da due), 4.7 falli subiti, 8.3 rimbalzi, quasi 2 assist per partita. Di contro, 3 perse a match ed il 47% ai liberi. Non ha raggio dai 6.75.

Big man! In corsa è arrivato il play-guardia, ex Eurobasket Roma, Eugenio Fanti (1991), esterno che garantisce prestazioni di sostanza. Non conclude tanto dal campo (80% da due, pur su pochi tiri), e non ama particolarmente alzarsi dall’arco dei 6.75, poiché è prevalentemente un giocatore di sistema che, all’occorrenza, può mettersi in proprio. Per lui 4.5 p.ti, 3.5 falli subiti e 3.5 rimbalzi (che energia!). Mani leste nei recuperi. Mette in ritmo i compagni ed è stato subito leader (26’ di parquet).   Quasi 16’ poi per l’ala del 2003 Luca Vincini, ex Biella, che può giocare da 4 atipico (2 p.ti e 3.2 rimbalzi di media) che corre (ed apre) il campo e cambia in difesa, ma è chiamato a percentuali migliori (29% da due, 50% ai liberi) ed ad acquisire maggiore pericolosità da fuori. Tanto spazio (18’ di parquet) anche per il giovane play del 2003 Alfredo Baglio, che viene da due stagioni in doppia cifra di media in B (con Oleggio e Borgomanero). Imprime grande energia, 1c1 ed imprevedibilità in attacco (tanti falli subiti per lui). Le sue cifre: 4.2 p.ti, 3.4 falli subiti ed ottime medie da tre (43% pur tirando, in genere, poco dal campo). Preferisce mettere in ritmo squadra e compagni. Male dalla lunetta, sotto il 50%. Confermato l’esterno Ferdinando Nasello (1995), specialista in B, che sta tanto in campo (20’ di utilizzo medio) assicurando un contributo, anche difensivo, che spesso non va a referto (1.8 p.ti, 2.5 rimbalzi, 27% da due). Poco pericoloso da tre, da dove si alza di rado. Giocatore di sostanza ed equilibrio. 7’ anche per il tiratore macedone Marko Milovanovic (2002) che va a referto con 2.7 p.ti (33% da tre su 2 tentativi di media) colpendo prevalentemente da fuori in virtù di doti balistiche di pregio. Energia ed atletismo infine per l’esterno del 2001 Niccolò Giulietti, che produce tanto in termini di falli subiti e rimbalzi (1.8+2.7 in appena 10’) e fatica invece sia dal campo che dalla lunetta, con percentuali basse, pur su pochi tentativi (1.5 p.ti, 25% da tre, 40% ai liberi).