Zanetti e Virtus Bologna: un ridimensionamento annunciato in attesa di futuro

Zanetti e Virtus Bologna: un ridimensionamento annunciato in attesa di futuro
© foto di ciamillo

Il comunicato di Segafredo Zanetti sulla nascita di nuovi rapporti economici con la fine di questa stagione era obbligatorio, dopo gli accordi fatti dalla proprietà della Casa del Caffè con il fondo Quattro R il mese scorso. Il fondo di private equity, che si distingue per la forte vocazione industriale, aveva rilevato il 50% della Massimo Zanetti Beverage Group S.p.A. lo scorso 4 aprile, e aveva pure nominato il nuovo amministratore in Pierluigi Tosato. E presentato un nuovo piano industriale per il rilancio dell'azienda. Le comunicazioni ai soci di metà maggio, quelli interessati al rendimento dei loro soldi investiti per intendersi, aspettavano di leggere di questo azzeramento di budget verso la Virtus Bologna (manca a tutt'oggi una presa di posizione del socio di minoranza in Virtus CRIBIS) che forse Zanetti ha sperato fino all'ultimo di evitare, visto che è il fiore all'occhiello dell'immagine vincente del gruppo in questo momento. Ora non interessano ai più le vicende societarie della famiglia Zanetti, e giustamente fa notare Fuochi sul Corriere che "Conservare il marchio sulle maglie è l’obiettivo della proprietà Virtus, anche a meno soldi, quanti poi da scoprire vivendo, detto che nel precedente apporto di Zanetti, sui 14 milioni, si sommavano denari usciti da due tasche della stessa giacca, sia da proprietario che da sponsor."

Dall'ingresso di CRIBIS alla rinuncia a partecipare alla sfida immobiliare della Segafredo Arena, fino alla cessione temporanea (si tratta di un fondo, alla fine) i segnali erano chiari da più di un anno: a malincuore Zanetti si rivolge a partner ma non vuole abbandonare la società di pallacanestro. Vogliamo credere che le parti in gioco stiano lavorando già da tempo alle risorse per la squadra, che sta impegnandosi non solo per la sfida scudetto ma anche per la partecipazione alla EuroLeague dell'anno prossimo e di quelli a venire. I giorni da qui alla fine di giugno ci diranno la portata del ridimensionamento della Virtus rispetto a questa stagione. Alla fine le cattive notizie potrebbero non rivelarsi cattive più di tanto, e i fulmini a ciel sereno colpire senza raggiungere il bersaglio grosso.