LBA - Federico Grassi e Pino Sacripanti: "Abbiamo riportato il grande basket a Napoli"

LBA - Federico Grassi e Pino Sacripanti: "Abbiamo riportato il grande basket a Napoli"

Due interviste ai protagonisti del giorno in Legabasket: il presidente della GeVi Napoli Federico Grassi e il suo coach Pino Sacripanti, rispettivamente sulle pagine del Corriere dello Sport e de Il Mattino. Alcune battute.

Grassi su Sacripanti. "Lui è innamorato della Campania: dopo aver allenato Caserta e Avellino gli mancava Napoli come panchina. Ci è voluto un po' per convincerlo, perché lui è un coach di serie A. La bontà del nostro progetto, e quella della pizza che può mangiare a Mergellina di fronte a uno degli spettacoli più belli del mondo, il nostro golfo, hanno vinto le resistenze. Oggi siamo qui insieme a goderci una nuova storia".

Giovani e futuro. Grassi "Siamo orgogliosi di far partecipare una nostra squadra alla European Youth Basketball League di cui, dal 25 al 28 novembre, ospiteremo una tappa. La credibilità è stata la nostra prima grande vittoria. Se si pensa che il 17 agosto 2018, quando alzavamo il telefono, i procuratori nemmeno ci rispondevano, possiamo dire di avercela fatta a dimostrare che la nuova società è seria e ha cancellato alcune brutte pagine del passato".

Giovani e futuro. Sacripanti "La società, con il presidente Federico Grassi, sta facendo le cose per bene. Pensiamo al vivaio. Nei miei tre anni ad Avellino, con il mio staff, lo abbiamo curato tantissimo. Qui vogliamo fare la stessa cosa. Il Covid ha rallentato il processo purtroppo. Ma il nostro sogno è che tanti ragazzi napoletani si avvicinino al basket. Che se qualcuno di loro sogna la A possa iniziare il percorso con noi., Vogliamo contribuire a creare un movimento solido. Dobbiamo diventare un punto di riferimento per tutto il centro sud".

Fattore impianto. Grassi: "I diritti televisivi ci portano veramente poco e anche il botteghino per noi non è come per Milano o le due di Bologna. Il PalaBarbuto è ora un bell'impianto, ma la capienza resta ridotta. Dobbiamo pensare per il futuro a una casa più grande, magari sistemando il Mario Argento; per poter accogliere una passione che, speriamo, sia in grado di crescere sempre di più".

Fattore impianto. Sacripanti: "Domenica il palazzetto era tutto esaurito, secondo la normativa antiCovid. Ma da avversario, con la mia Cantù, ho visto bene quando la città risponde e il clima che si crea a Napoli. Il Palabarbuto e ancora prima il PalaArgento erano delle bolge. Ecco, questo è un altro dei nostri obiettivi. Però vorremmo che i napoletani venissero soprattutto a vedere noi, e non solo i campioni come Belinelli".