LBA - Arbitri: per Silvia Marziali ottimo esordio con il botto (suo malgrado)

LBA - Arbitri: per Silvia Marziali ottimo esordio con il botto (suo malgrado)

L'avvenimento sarebbe stato il debutto in serie A di una donna-arbitro, Silvia Marziali, il secondo nella storia della Legabasket 32 anni dopo Antonella Fabretti. Un debutto subito "caldo" per la ritrovata presenza di pubblico al Paladozza per una gara della Fortitudo Bologna.

Invece "il botto" è venuto con il fallo tecnico fischiato a Jasmin Repesa che è stata la goccia che ha fatto traboccare - suo malgrado - un vaso e provocare una reazione a catena. E con il tecnico che ha apprezzato la giustezza del fischio, l'esordio è stato eccellente. Chi è Silvia Marziali? Ecco alcuni passaggi dell'intervista del Corriere dello Sport.

Corazza. Io in campo ormai ho imparato ad isolarmi, quasi avessi un casco che mi insonorizza. E' un lavoro che devi costruire su te stessa nel corso degli anni. Passando dai primi campetti di provincia, dove giocano in promozione amatori o cestisti che sono avanti con l'età, salendo poi di gradino in gradino. Anche l'esperienza internazionale, con i club e qualche mese fa agli Europei femminili, sono serviti a corazzarmi ancora di più.

Il medico. Le mie giornate non sono piene, di più. Mi piace essere dottoressa sul campo, come quando arbitro. La Medicina d'urgenza è un settore strategico e delicatissimo. Si vivono fortissime emozioni, si cerca di salvare vite. Non sempre ci si riesce purtroppo. Da marzo ho lavorato a Campobasso nel reparto Covid. Ho visto tante persone spegnersi lentamente senza aver modo di restituirle alla vita, all'amore dei loro cari. Eppure altrettante siamo riusciti a salvarle. E' difficile, ma è un lavoro stupendo. Certo, poi il basket è un'altra cosa: in ogni caso serve comunque una grande forza interiore per arrivare in alto e restarci.

Fallibilità. Ovviamente capita a me come a tutti a di sbagliare. E di maledire quel momento. Mi ricordo una partita a Matera, saranno stati sei anni fa. Mi è partito un fischio sbagliato: l'ho segnalato, ma ormai la cosa era andata. Non ci ho dormito per una settimana. Rivedevo quella scena e mi dicevo: "Ma come hai fatto?". Siamo tutti fallibili, l'errore è dietro l'angolo ed umano. Bisogna impegnarsi per ridurlo al minimo.