GdS: «Quando serve l'ultimo tiro, l'Olimpia non ha ancora trovato soluzioni»

29.10.2025 08:40 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
GdS: «Quando serve l'ultimo tiro, l'Olimpia non ha ancora trovato soluzioni»
© foto di Ciamillo

Sconfitta in casa del Barcelona per l'Olimpia Milano, che nel finale ha la chance per vincerla. Una tripla di Armoni Brooks, poi l'errore della lunetta di Shengelia. «Ma quando serve l'ultimo tiro, dopo un mese di stagione l'Olimpia non ha ancora trovato una soluzione», scrive la Gazzetta. Che ricostruisce: «Finisce con Marko Guduric che, in una serata da dimenticare e in un periodo diffìcile, fa tutto il campo in palleggio poi come una patata bollente scarica il pallone come viene a Shields che, con l'uomo addosso, "impiccatissimo", prova a far partire solo di polso il tiro della disperazione da otto metri: non prende neanche il ferro». Parla di mancanza di calma coach Messina in sala stampa, ma le sconfitte in volata diventano un tema: «È la quinta sconfitta nelle ultime sei partite di Eurolega per l'Olimpia, che dopo il colpo all'esordio a casa Stella Rossa ha vinto solo a Kaunas. Compresa Tortona in campionato, e dopo Partizan, Monaco e Valencia in coppa, è la quinta sconfitta stagionale arrivata entro un possesso di margine per la squadra di Messina».

I singoli «Qualcosa in più Milano se lo può aspettare guardando verso finfermeria e vedendo parcheggiata ai box per infortunio l'esperta guida in regia di Brown, il talento in area di Nebo e le botte di basket che sa offrire LeDay, il più prossimo al rientro: magari già domani con Parigi? I guai fisici sono un male anche di altri in questa Eurolega maratona: che lascino in pace l'Olimpia è in questo momento, e non da quest'anno, un atto di fede, e le risorse vanno trovate a prescindere dal rilievo degli assenti. Milano le ha trovate qua e là nella capacità di Shields di attirare le attenzioni del Barcellona e punirle, nelle scariche di canestri d da fuori di Brooks, anche in un buon impatto di Dunston di backup alFirrinunciabile Booker, e infine nel secondo tempo imprendibile di Bolmaro. È mancato Mannion, e ormai sembra di accanirsi a parlarne, è mancato Guduric, è mancato il tiro da tre (7/27, 25%). Ma soprattutto è mancato il finale. Soprattutto perché ormai è un'abitudine», scrive la Gazzetta dello Sport.