Miami e Fontecchio si divertono travolgendo Charlotte nonostante le assenze
La sospensione di Terry Rozier, coinvolto in un’indagine dell’FBI per presunte prestazioni truccate, non ha rallentato la marcia dei Miami Heat. Da quando il play è stato arrestato, la squadra di Erik Spoelstra ha inanellato successi convincenti. Contro gli Charlotte Hornets, nonostante le assenze di Tyler Herro e Norman Powell, i floridiani hanno dominato con un netto 144-117. LaMelo Ball (20 punti, 9 assist, 8 rimbalzi) ha tenuto in vita i suoi fino a metà del terzo quarto, ma poi il collettivo di Miami ha preso il largo.
Charlotte non è riuscita a reggere il ritmo imposto dagli Heat, trascinati da un Jaime Jaquez Jr. in grande spolvero: 28 punti, 5 assist, 4 rimbalzi in 28 minuti e un impressionante +43 di plus/minus. L’assenza di Brandon Miller ha pesato, e il contributo dalla panchina è stato insufficiente: Tre Mann ha chiuso con un deludente 3/15 al tiro, mentre Moussa Diabaté (8 punti) e Tidjane Salaün (3 punti, 6 rimbalzi) hanno faticato a emergere. Gli Hornets devono ancora costruire l’identità difensiva voluta da Charles Lee.
Miami continua a sperimentare sul piano tattico, riducendo drasticamente l’uso del pick-and-roll per puntare sull’uno contro uno. Una strategia che ricorda il tentativo fallito dei Grizzlies lo scorso anno, ma che in Florida sembra funzionare. Jaime Jaquez Jr. è tra i principali beneficiari di questo sistema, anche se ha fatto tremare i tifosi con una caduta pericolosa dopo una schiacciata. Gli Heat mostrano fluidità offensiva e solidità mentale, anche in condizioni di emergenza. 26 di Adebayo, 21 di Wiggins, 17 di Larsson, 10 di Jovic e 10 punti (3/4 dall'arco) e 3 assist in 18' anche per Simone Fontecchio hanno rallegrato il bottino degli Heat.
Tra le poche note positive per Charlotte c’è il rookie Ryan Kalkbrenner, che sta offrendo prestazioni sobrie ma efficaci. La sua presenza sotto canestro ha aiutato a contenere i danni, dimostrando che il settore interno non è il problema principale per Charles Lee. Tuttavia, con una difesa ancora fragile e un attacco poco fluido, gli Hornets dovranno crescere rapidamente per competere ad alto livello.