Giannis Antetokounmpo domina, i Knicks di Brunson non passano a Milwaukee
In una sfida di alto livello sulla costa Est, i New York Knicks partono fortissimo con un parziale di 13-0 guidato da Jalen Brunson. I Milwaukee Bucks rispondono con i cambi, in particolare Gary Trent Jr., autore di un contro-parziale da 10-0. Il primo quarto si chiude in equilibrio (27-26), ma nel secondo periodo New York prende il comando con una pioggia di triple. Brunson continua a colpire e i Knicks volano sul +12 all’intervallo (71-59), costringendo Giannis Antetokounmpo a tenere a galla i suoi con forza fisica e leadership.
Il terzo quarto è il momento della svolta per Milwaukee: Giannis impone la sua potenza su entrambi i lati del campo, Karl-Anthony Towns, in serata negativa, commette errori decisivi al tiro e perde tre palle sanguinanti. I Bucks ne approfittano e chiudono il periodo avanti 94-91. La partita resta aperta, ma nel quarto finale New York perde brillantezza: Brunson accusa un problema fisico e Towns continua a deludere. Solo Mikal Bridges trova soluzioni offensive, Milwaukee però piazza un 13-2 decisivo, chiuso da una schiacciata spettacolare di Giannis, che sigilla il successo 121-111.
Il due volte MVP chiude con una prestazione dominante: 37 punti (16/22 al tiro), 8 rimbalzi, 7 assist e 2 stoppate. Nella ripresa è stato semplicemente incontenibile, confermando il suo status di Player of the Week. Ma il merito va anche ai “secondi violini”: Ryan Rollins segna 25 punti, Gary Trent Jr. è preciso da tre, e Myles Turner contribuisce con tre stoppate fondamentali. Il sistema Bucks ruota attorno a Giannis, ma il supporto del gruppo è stato decisivo per portare a casa la vittoria.
Serata da dimenticare per Karl-Anthony Towns: 8 punti con 2/12 al tiro, 3 palle perse e 12 rimbalzi in 35 minuti. Troppo poco per incidere, soprattutto nel finale, dove i Knicks hanno pagato la sua scarsa efficacia. Con Brunson limitato fisicamente e Bridges lasciato solo, New York non ha trovato le risorse per contrastare la rimonta dei Bucks. Titolare Landry Shamet ha 16 punti, dalla panchina Jordan Clarkson 10: il resto poco o niente. La squadra di Coach Thibodeau dovrà riflettere sulla gestione dei momenti chiave e sull’apporto dei suoi big.