NBA Playoffs - I Pacers traditi da errori banali negli ultimi istanti a Boston

NBA Playoffs - I Pacers traditi da errori banali negli ultimi istanti a Boston

Gli è stato sufficiente risalire il campo per guadagnare secondi preziosi sul cronometro. Jayson Tatum aveva appena sbagliato il tiro del pareggio, e i suoi Pacers conducevano di tre punti (114-117) con circa 30,0" da giocare. Lì, senza alcuna pressione apparente, se non che Jrue Holiday si stava avvicinando a lui, Tyrese Haliburton si è palleggiato sul ginocchio. Aaron Nesmith ha cercato di rimediare all'errore del suo compagno di squadra tuffandosi a terra. Invano, palla persa dai Pacers, regalo ai Celtics. "Non so cosa sia successo. È frustrante perché non è una cosa che normalmente mi succede. Ma nessuno mi ha forzato, ho solo palleggiato sul piede": così il playmaker dei Pacers non riesce a crederci e a darsi pace nella conferenza stampa.

Il suo errore non ha avuto una conseguenza negativa diretta, poiché Boston non è riuscita a segnare vicino al canestro nel possesso successivo. Con 10,0" da giocare, Jayson Tatum ha dovuto commettere un fallo intenzionale sullo stesso Haliburton. Non essendo in bonus, i Pacers hanno dovuto rimettere in gioco dal lato. Adesso tocca a Rick Carlisle incolparsi per non aver chiamato time-out. "Questa sconfitta è totalmente mia. Avremmo dovuto prendere il timeout, spostare la palla in avanti, trovare un modo per fare uno o due tiri liberi e chiudere la partita. Ma questo non è accaduto e abbiamo commesso altri errori". Trascinato dal suo slancio e sotto la pressione di Jaylen Brown, Pascal Siakam non è stato in grado di ricevere la palla. Un'altra vagante dei Pacers, un altro regalo per i locali che troveranno, dalla linea di fondo, Jaylen Brown nell'angolo per il pareggio.

Altro errore, come lo stesso Rick Carlisle conferma: l'idea era quella di commettere un fallo intenzionale per evitare questo tipo di tiro da 3 punti. "Ma Brown ha ricevuto palla e si è trovato davanti a lui, così Pascal ha deciso di togliersi di mezzo, il che è stato... Capisco. Probabilmente è la decisione giusta, non vuoi concedere un gioco da quattro punti. Guarda, un sacco di cose dovevano andare male per noi e andare bene per loro. Questo è quello che è successo. Dobbiamo esserne consapevoli", continua l'allenatore di Indianapolis. "Era solo una questione di giudizio. Ho avuto l'impressione che si stesse muovendo, che avesse fatto il suo ultimo tiro. Non volevo sbagliare in quel momento. E' stato un tiro duro, ero davanti a lui. Forse avrei potuto sfidarla meglio, ma è stata un'azione complicata", ammette il camerunense.