EL - Partizan e Jabari Parker, è rottura: il giocatore resta a sedere, poi la reazione

Zero minuti per Jabari Parker nella partita contro la Virtus Bologna. Evidente rottura tra il giocatore statunitense e il club serbo, o almeno il coach ad interime Mirko Ocokoljic, che ha deciso di lasciare a sedere per tutti e 40 i minuti. Parker parla dopo la partita, rivela di non essere stato avvertito di questa scelta: "No, è stata la sua decisione ed è così", dice Parker dopo la sconfitta. Poi aggiunge: "Quello che più spaventa è che mi state intervistando. Sono importante? Perché è quello che state dicendo? Non ho niente a che fare con la sconfitta di oggi. Non ho giocato. Non dovrebbe esserci un focus su di me. Ma sui ragazzi scesi in campo, e io li voglio supportare. La sconfitta riguarda la squadra, non me".

Parker sta faticando in questa stagione: 8.7 punti e 2.5 rimbalzi in 11 gare. Alla domanda sul suo futuro con il Partizan, Parker ha chiarito che la sua priorità assoluta è avere un minutaggio costante. “Beh, la cosa più importante è giocare, giusto? Voi conoscete le mie capacità. Sapete che sono uno dei migliori giocatori in Europa, ed è lì che voglio arrivare”, ha osservato. "Che sia qui o altrove, devo preoccuparmi del mio futuro. Ma come vi ho detto prima, sono un professionista e domani devo presentarmi al lavoro indipendentemente dalla situazione".

Gli è stato anche chiesto del possibile arrivo dell'allenatore Joan Penarroya, con cui ha giocato la scorsa stagione al FC Barcelona, e se questo potrebbe influenzare il suo ruolo. “Non lo so. Sì, non ne sono sicuro. Probabilmente ha le sue filosofie”, ha detto Parker. “Non è che fossimo nella stessa squadra un paio di giorni fa, quindi avrà le sue filosofie e dovrà mantenerle”. Con la recente sconfitta, il Partizan è sceso a un record di 6-10 ed è stato fischiato dai propri tifosi mercoledì sera.