NBA - Doc Rivers respinge le accuse di "tampering" contro Philadelphia

NBA - Doc Rivers respinge le accuse di "tampering" contro Philadelphia

Nel maggio 2019, Doc Rivers era stato multato di $ 50.000 dalla NBA per gli apprezzamenti nei confronti di Kawhi Leonard, che aveva paragonato a Michael Jordan, e che poco tempo dopo era arrivato ai Clippers, una volta vinto il titolo con i Raptors.

Tre anni dopo, l'allenatore dei 76ers si ritrova al centro di una nuova accusa di "tampering" solo che questa volta di mira c'è la sua dirigenza ai Sixers, e non lui stesso.

La lega ha aperto un'inchiesta con l'accusa di aver negoziato il prolungamento del contratto di James Harden e gli acquisti di PJ Tucker e Danuel House prima dell'apertura del mercato.

Spiazzante, invece che in difesa, Doc Rivers a ESPN: "Come affrontare questa storia? La gestiamo perché non è vera. Francamente, quando James ha fatto questo e detto quello, prima di tutto, non sapevamo cosa avremmo fatto con i soldi ottenuti." 

Haarden infatti ha declinato una player option da 47 milioni di dollari per entrare in free agency e accettare dopo poco un contratto da 69 milioni di dollari in due anni con una player option sul secondo anno. 

Doc Rivers ritiene che sia stata una scelta coveniente per entrambe le parti: "Ha funzionato per noi e per James. Ti garantisco che Daryl (Morey, il presidente) non aveva idea di cosa avrebbe fatto James. Ricordo di avergli parlato il giorno prima di quando James avrebbe potuto attivare o meno la sua opzione, e mi ha detto: "Ci restano cinque ore". Era Daryl Morey! Quindi questo dimostra che non ne aveva idea di cosa sarebbe successo."