LBA - Germani Brescia, Magro "Una buona fase difensiva nostra questa sera"

Sala stampa al Palabarbuto per il coach della Germani Brescia Alessandro Magro, dopo la vittoria sui padroni di casa della GeVi Napoli: "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, vista la posta in palio per le due squadre. Sapevamo del talento individuale dei giocatori di Napoli soprattutto in attacco, ma credo che la nostra prestazione difensiva sia stata di grande qualità.

Napoli è abituata a segnare tanto in casa, tanto in contropiede. Hanno segnato poco in campo aperto e credo si sia fatto un discreto lavoro non nei quaranta minuti ma in generale per giocare una pallacanestro fatta di grande fisicità. 

Loro sono stati bravi anche sotto di tanto a non smettere di crederci, hanno trovato dei canestri da campioni, soprattutto di Wimbush nella ripresa ma anche Young nel primo tempo. Noi abbiamo avuto un attimo di sbandamento che ha permesso alla GeVi di rientrare. 

Non c'è tanto da andare nel tecnico: era una gara da portare a casa senza se e senza ma. Il malumore di Grassi sul timeout durato più di un minuto? Come ho detto la posta era alta e quindi il malumore logico.

Nell'arco dei 40' ci sono state tante situazioni "questionables": secondo me ridurre tutto agli ultimi due possessi... sono sincero all'ultimo timeout c'era talmente tanta confusione che io non ho sentito il fischio. E il tecnico per invasione negli ultimi 2' è da regolamento, per gli ultimi due fischi.

Quello che dico io è che è stata una partita di grande fisicità e i fischi possono non essere stati sempre coerenti per una parte e per l'altra. Ma stasera come nelle gare che mancano alla fine del campionato sarà sempre così. Arbitrarle è difficile.

Anche Napoli ha provato ad essere molto, molto fisica e c'erano sempre tanti contatti, sui blocchi, sulle penetrazioni... Analizzando gli episodi ci sono delle situazioni possono lasciare contento l'uno piuttosto che l'altro.

Credo che entrambe le squadre avrebbero potuto portare a casa la vittoria. sono contento di essere venuto in un campo non facile giocando una pallacanestro piena di errori, ma seria e solida."