LBA - Reggiana, Cinciarini "Menetti ci chiederà di correre di più"

LBA - Reggiana, Cinciarini "Menetti ci chiederà di correre di più"
© foto di Severino Bigi

Andrea Cinciarini, capitano della Unahotels Reggio Emila racconta come sta procedendo la preparazione in vista della nuova stagione sulle colonne della Gazzetta di Reggio. Ecco alcune delle sue dichiarazioni.

Lavorare con Max Menetti. Conosco bene Max ed è un piacere lavorare nuovamente con lui. Mi piace vedere come è cambiato, come professionista e come persona. Con lui è comunque un nuovo inizio visto che ha ampliato di molto il proprio bagaglio tecnico. Si è messo alla prova lontano da Reggio ed è tornato con idee diverse sulla pallacanestro. Lo vedo più maturo. Poi è quello di sempre come energia, come carica e nella sua voglia di farti stare in una grande famiglia che è poi il tratto distintivo di Reggio, assieme al far giocare i giovani come sta accadendo ora in pre­season. A livello personale anche io sono cresciuto e Max mi ha visto come un uomo diverso. Sono diventato papà e lo diventerò ancora (la piccola Virginia è attesa a fine mese, ndr). A livello tecnico è però ancora molto presto per darmi indicazioni. Per ora devo mettere in ritmo i compagni, far girare la squadra e quando c’è bisogno mettere la palla nel cesto (sorride, ndr).

Come procede la preparazione. Sta andando bene, ovviamente. Ci stiamo conoscendo visto che la squadra è composta da giocatori dello scorso anno e un po’ da gente nuova. Per me il ritiro è sempre molto importante e la pre­season pure: mi serve per conoscere i compagni, per capire come servirli, perché servirli, e per comprendere a fondo tutte le loro caratteristiche. In più mi sembrano tutte ottime persone ed è fondamentale avere in squadra brave persone oltre che bravi giocatori.

Principali differenze nel gioco rispetto alla scorsa stagione Quest’anno si correrà di più. Se potremo fare canestro nei primi secondi, lo faremo. I ritmi saranno più alti. Attilio Caja non amava tanto andare in transizione, quest’anno invece sarà diverso. Poi giocheremo con una maggiore intensità e in difesa ricorreremo molto di più alla zona. Il resto? Lo andremo a scoprire, perché siamo ancora in pochi e solo quando la squadra sarà al completo perfezioneremo il nostro gioco.