LBA - Olimpia, Sandro Gamba "Hanno già abbracciato il sistema Messina"

LBA - Olimpia, Sandro Gamba "Hanno già abbracciato il sistema Messina"

Torna ancora di martedì coach Sandro Gamba a parlare di Olimpia Milano e pallacanestro sulle colonne dell'edizione locale de La Repubblica. Questo il suo commento sul campionato di serie A e sulla EuroLeague, evidenziando situazioni e problemi senza mai facili ed effimeri entusiasmi.

È ancora presto per vedere della qualità di pallacanestro pregevole, soprattutto in campionato. Qualche squadra a metà classifica sta prendendo un buon ritmo ma ai piani alti, e parlo delle rivali di Milano, si vede ancora poco.

Tra le difficoltà di Venezia e l'inatteso passo falso di Brindisi, spicca il ritardo della Virtus Bologna, che pure ha vinto largamente a Brescia: la lista dei giocatori delle V nere fa impressione, il potenziale per rivaleggiare e addirittura vincere lo scudetto come l'anno scorso è lì intatto, ma per il momento mi sembra che il lavoro di Sergio Scariolo per creare un blocco compatto e dei quintetti difensivi equilibrati e tosti sia ancora all'inizio.

Soprattutto lì è il margine di differenza che può vantare l'Armani. Intendiamoci, i margini di miglioramento la squadra di Ettore Messina li ha eccome, non deve ingannare il partitone in casa del Fenerbahçe perché quei punteggi -­ parlo dei 43 punti concessi ai turchi -­ sono eccezionali nella pallacanestro di oggi, dipendono da tanti fattori e non credo che li rivedremo.

Quindi, sì, anche la difesa dell'Olimpia può migliorare: il rendimento di almeno un paio di esterni è ondivago, la comunicazione tra giocatori va ancora affinata, l'applicazione e la concentrazione ci sono ma vanno mantenute per 40 minuti, altrimenti capitano primi tempi un po' così come quello con Reggio Emilia.

Ma è innegabile che l'idea di difesa ci sia già e sia bella consistente. Che non ci sia un quintetto squilibrato, che tutti gli assetti finora messi sul parquet sono solidi, difficilmente perforabili, che la presenza a rimbalzo e il coinvolgimento di tutti sia già ad alto livello. Insegnare la difesa è una parte del lavoro che noi allenatori ­(mi ci metto ancora nel mezzo)­ curiamo sempre con grande dedizione.

Il segreto, per far rendere anche chi ha più attitudini da attaccante, è di dare poche regole ma precise, senza far scoppiare il cervello con troppi concetti, soprattutto ai giocatori già stagionati che puoi "modellare" di meno.

Questa Armani ha già abbracciato il sistema di Messina. Somiglia al suo coach nella disciplina del gioco, nell'ordine sul parquet, nell'attenzione alle palle perse, che sono sempre limitate. E dovranno esserlo anche nella doppia trasferta russa in arrivo, contro squadre tradizionalmente molto fisiche, che proveranno a sporcare le trame .