BBL - I London Lions diventano grandi, ecco il primo titolo nazionale

Nei primi minuti del quarto periodo qualche brutto ricordo sarà riemerso ai tremila spettatori della Copper Box Arena, un break del Leicester Raiders ad annullare quasi completamente il vantaggio dei londinesi poteva trasformarsi in un traumatico deja-vù vista l'epica rimonta dello scorso anno. Questa volta invece l'epilogo per una delle designate a diventare una protagonista del panorama cestistico europeo è stato lieto: capitan Aaron Best (15 punti) trova il lay-up che scuote i suoi e con la preziosa collaborazione di Jordan Taylor (15 e 7 assist) e dell'ex Utah Jazz Miye Oni (14 e 10 rimbalzi) porta il primo titolo della storia nella bacheca dei Lions che si erano visti sfuggire la coppa nazionale due mesi fa

Privi di Sam Dekker (che ha rinnovato sino al 2025) i leoni non avevano comunque alibi, dopo una stagione regolare dominata con 32 vinte e solo 4 perse non potevano lasciarsi sfuggire il titolo pur con tutte le insidie che presenta una finale giocata in gara secca; è la meteora reyerina Tarik Philip a guidare l'assalto (12 con 6 rimbalzi) ma il Leicester -vincitore di 4 degli ultimi 5 titoli britannici- non si scompone, segue il gioco chiesto da Rob Paternosto e prova a tornare in scia con Zach Jackson (20 con 9 rimbalzi) e Carrington Love (17 con 7 assist)  ma dalla panchina ha un apporto insufficiente per sognare di ripetere l'impresa dello scorso anno (28 a 14 i punti prodotti dalle rispettive panchine) mentre coach Schmidt si permette il lusso di tenere seduto in panchina per tutta la seconda parte del match Luke Nelson. Il risultato finale di 88-80 spezza l'incantesimo e finalmente la compagine londinese può festeggiare, un successo nella capitale mancava addirittura dal secolo scorso quando furono i Towers ad imporsi (stagione 1998/99) e che pone la prima pietra concreta di un club con grandi ambizioni e (teoricamente) importanti capitali alle spalle per provare la scalata in ambito continentale