L’EuroLeague dell’Olimpia: a Belgrado senza Brown e Totè. Messina "Esordio difficile"

L’EuroLeague dell’Olimpia: a Belgrado senza Brown e Totè. Messina "Esordio difficile"
© foto di Savino Paolella

È un’edizione dell’EuroLeague storica, quella che comincia domani in sette diverse arene, tra cui quella di Belgrado con l’Olimpia di scena. Per la prima volta si comincia con due turni in tre giorni, subito a pieno ritmo, e per la prima volta partecipano venti squadre in un girone unico con appena sei posti a garantire l’ammissione diretta ai playoff, appena il 30% delle partecipanti, più quattro slot per i play-in. Due squadre rappresentano novità assolute: l’Hapoel Tel Aviv come vincitrice dell’Eurocup, e Dubai Basketball come wild-card. Affiancano 17 delle 18 formazioni che erano di scena già l’anno passato: Valencia, la quarta squadra spagnola, ha preso il posto dell’Alba Berlino riducendo al solo Bayern Monaco il contingente tedesco. Ci saranno tante novità anche nei roster: dei primi 25 giocatori per valutazione media della passata stagione, 11 hanno cambiato squadra rimanendo in EuroLeague mentre uno, Nigel Hayes-Davis, MVP delle Final Four, è approdato nella NBA, a Phoenix.

Il calendario prevede dieci settimane con due turni, soprattutto concentrati nella prima parte di stagione quando si verificheranno ogni due settimane. L’accumulo di impegni in una regular season di 38 turni avrà un peso determinante sulla classifica. L’Olimpia affronta un calendario ancora più insidioso perché le prime due settimane “doppie” saranno tutte in trasferta, due volte a Belgrado per cominciare; Monaco e Kaunas nella seconda occasione. La conseguenza è che quattro delle prime cinque gare saranno disputate lontano da Milano. Calendario quindi che propone una salita ripida prima che si normalizzi nelle settimane seguenti. Il debutto sarà domani contro la Stella Rossa

L’Olimpia è 9-10 nella gara di esordio nelle sue precedenti apparizioni in EuroLeague nell’era moderna. La partita di Belgrado rappresenta l’undicesimo esordio in trasferta dove il bilancio attualmente è di 4 vinte e 6 perse. In casa è 5-3 con una striscia aperta di cinque successi consecutivi. Fuori casa, gli ultimi due esordi sono stati negativi (nel 2023 a Istanbul con il Fenerbahce e l’anno passato a Montecarlo), mentre nel 2022 l’Olimpia si impose a Villeurbanne. Le altre vittorie esterne al debutto risalgono alla stagione 2020/21 (Monaco di Baviera, canestro decisivo di Shavon Shields nel tempo supplementare); alla stagione 2018/19 a Podgorica; alla stagione 2010/11 a Mosca contro il CSKA.

NOTE – Stella Rossa Belgrado-Olimpia Milano si gioca martedì 30 settembre alle ore 20:00 alle Belgrade Arena con diretta su Sky Sport e Now.

GLI ARBITRI – Carlos Peruga, Emilio Perez, Seffi Shemmesh.

COACH ETTORE MESSINA– “Sarà un esordio difficile, su un campo difficile e contro una squadra forte che affrontiamo con l’entusiasmo di chi è consapevole di poter diventare una buona squadra, basata su difesa, rimbalzi e circolazione di palla in attacco. Questa è l’identità che vogliamo costruire. Purtroppo in queste prime gare non avremo Lorenzo Brown, ma il rientro di Marko Guduric e dei giocatori che non hanno potuto disputare la Supercoppa ci dà fiducia di poter giocare già domani una buona partita”.
SHAVON SHIELDS– “Cominciamo una nuova stagione lunga e competitiva in trasferta. Belgrado metterà subito alla prova la nostra tenuta mentale. Dovremo rimanere concentrati, giocare duro e soprattutto insieme per tutti i 40 minuti”:
ASSENTI – Lorenzo Brown (affaticamento alla coscia sinistra); Leonardo Totè.

STELLA ROSSA OUTLOOK – La Stella Rossa ha apportato profonde modifiche al suo roster nel corso dell’estate. Tra i giocatori confermati i più rilevanti sono Codi Miller-McIntyre, Nikola Kalinic e Joel Bolomboy. Miller-McIntyre è il playmaker, 9.9 punti e 6.0 assist di media in due stagioni di EuroLeague dove è arrivato relativamente tardi, a 29 anni di età. Tra le guardie, la novità più attesa è Devonte Graham che in carriera vanta 336 presenze nella NBA con 11.1 punti e 4.3 assist per gara, una stagione a Charlotte da 18.2 punti di media nel 2019/20. La sua ultima squadra NBA è stata San Antonio. Graham non ha giocato nelle ultime gare di preseason a causa di un problema alla caviglia. Tyson Carter è arrivato quest’anno da Malaga dove ha vinto la BCL per due anni consecutivi. Ha già fatto parte di un roster di EuroLeague a San Pietroburgo ma solo per qualche partita. Isaiah Canaan – che si è appena infortunato e non sarà disponibile contro l’Olimpia – è un veterano che ha giocato a Kazan, Olympiacos ed è alla seconda stagione a Belgrado. Il reparto è completato da Stefan Milijenovic, lo scorso anno 12.1 punti per gara al Megabasket Belgrado. Nel settore delle ali, ci sono altre novità significative come gli arrivi dall’Efes di Jordan Nwora, da Valencia di Semi Ojeleye e da Vitoria di Cima Moneke. Nwora, il più perimetrale dei tre, ha segnato 7.6 punti per gara (oltre a 3.3 rimbalzi a partita) nella sua stagione di esordio in EuroLeague. Ojeleye, che può giocare anche da ala forte, ha giocato l’EuroLeague a Bologna e Valencia (12.0 punti e 4.2 rimbalzi di media complessivi). Moneke, alla quarta stagione in EuroLeague dopo una breve parentesi nella NBA a Sacramento, vanta 11.9 punti e 5.7 rimbalzi di media in carriera tra Monaco e soprattutto Baskonia. A questi vanno aggiunti i veterani serbi, Nikola Kalinic, giocatore di enorme esperienza e solidità, che porta in dote 344 partite in carriera e lo scorso anno ebbe 35 presenze in quintetto su 35 con il 43.5% nel tiro da tre. Ognjen Dobric, nazionale sia alle Olimpiadi del 2024 che agli ultimi Europei, è un giocatore di grande sostanza come del resto Dejan Davidovac che alla Stella Rossa ha giocato tutte le 168 partite di EuroLeague che può vantare. come centro c’è Joel Bolomboy, altro giocatore verticale, di esperienza, che ha giocato quattro anni al CSKA Mosca prima di spendere un anno all’Olympiacos e approdare due anni fa alla Stella Rossa. Lo scorso anno aveva oltre 10 punti e 8.3 rimbalzi per gara. Bolomboy non ha giocato la preseason. La prima alternativa è il cubano Jasiel Rivero, lo scorso anno al Maccabi (10.0 punti, 4.3 rimbalzi per gara) e prima a Valencia. Nel roster cèà anche Ebuka Izundu, appena arrivato dal Galatasaray. Completa la rotazione Uros Plavsic, al secondo anno alla Stella Rossa, poco impiegato la stagione scorsa.

I PRECEDENTI VS. STELLA ROSSA – Nel 1972 il Simmenthal sconfisse proprio la Stella Rossa nella finale di Coppa delle Coppe 74-70 (23 punti di Arthur Kenney, virtuale MVP della competizione), disputatasi a Salonicco. Le due squadre si erano affrontate anche nel gironcino dei quarti con due gare a senso unico per la squadra di casa. Le due squadre si incontrarono anche nella Coppa dei Campioni del 1973, altre due vittorie del Simmenthal. Nel 1984/85 l’Olimpia eliminò la Stella Rossa nella semifinale di Coppa Korac imponendosi anche a Belgrado, 100-99, per poi vincere la coppa contro Varese in finale. Due incontri e due vittorie anche nella Korac 1988/89. In EuroLeague, la Stella Rossa ha vinto sei confronti di fila, nelle stagioni 2016/17, 2017/18, 2019/20 (solo una gara) e la partita di Milano della stagione 2020/21. L’Olimpia ha interrotto la striscia negativa vincendo a Belgrado nel match di ritorno della stagione 2020/21 e poi estendendo la striscia vincente a sei gare incluso il 93-71 con 32 punti di Maodo Lo della stagione 2023/24. L’Olimpia ha vinto ambedue le gare della stagione scorsa, 101-86 a Milano (23 di Nikola Mirotic, 20 di Nico Mannion), 82-80 a Belgrado. In totale, il bilancio totale è 14-8 Olimpia in assoluto, 6-5 a Milano, 7-3 a Belgrado e 1-0 in territorio neutro.

LA STELLA ROSSA CONNECTION – Lorenzo Brown ha trascorso la stagione 2019/20 giocando nella Stella Rossa 27 partite di EuroLeague con 332 punti segnati. Marko Guduric è cresciuto nella Stella Rossa con la quale ha giocato due stagioni di EuroLeague a inizio carriera tra il 2015 e il 2017 con 53 presenze e 395 punti segnati. Con la Stella Rossa, ha vinto due volte il titolo serbo e quello della Lega Adriatica.

GAME NOTES – Lorenzo Brown avrebbe dovuto giocare a Belgrado la gara numero 200 in carriera. Una soglia alla portata anche di Zach LeDay (196) e Shavon Shields (186). Marko Guduric (285) punta al traguardo delle 300 apparizioni; Bryant Dunston (364) teoricamente potrebbe addirittura arrivare a quota 400. Shields è anche a 29 gare con la maglia dell’Olimpia dal secondo posto di Kaleb Tarczewski nella graduatoria all-time (127 contro 156). Guduric è a 12 triple dalle 400 in carriera, traguardo raggiunto solo da 19 giocatori prima di lui.