EuroLeague sospende le israeliane? Il CEO: «Monitoriamo la situazione e reagiremo di conseguenza»

La stagione 2025-26 di EuroLeague potrebbe non concludersi con tutte le 20 squadre inizialmente previste. Dopo le azioni militari di Israele a Gaza contro la Palestina, già definite genocidio dalle Nazioni Unite, l’UEFA ha ricevuto pressioni per sospendere Israele e i suoi club dalle competizioni europee. Secondo quanto riportato da The Times, diversi membri della UEFA sarebbero favorevoli alla sospensione. In questo scenario, cresce l’interrogativo: la Eurolega seguirà la stessa linea? Il CEO della EuroLeague, Paulius Motiejunas, ha affrontato l’argomento con cautela durante una conferenza stampa a Dubai, senza escludere alcuna opzione:
«È una questione delicata, e cerchiamo sempre di evitare quelle politiche», ha ammesso. «Ovviamente stiamo analizzando la situazione man mano che evolve. La nostra tattica e il nostro approccio su questi temi sono sempre stati quelli di seguire ciò che fanno le altre leghe e organizzazioni sportive». Motiejunas ha aggiunto: «Continueremo a osservare, a monitorare la situazione e reagiremo di conseguenza». Riguardo all’influenza delle decisioni UEFA: «L’UEFA è il calcio. Vediamo come si svilupperà. Ma ovviamente, quando un’organizzazione sportiva così importante prende decisioni, conta anche per le altre», ha sottolineato, precisando che «non è che uno decide e noi lo seguiamo subito, ma appena altre organizzazioni inizieranno a reagire — o anche solo l’UEFA — parleremo con i club». Ha poi concluso: «La cosa più importante è ovviamente la sicurezza della squadra, dei giocatori e dei tifosi. Questo è ciò che conta di più».