Valtur Brindisi: Cinciarini sale in cattedra e per Cremona è subito notte fonda

Prima partita casalinga della stagione e secondo messaggio lanciato dalla Valtur Brindisi al campionato. Se il +36 contro Ruvo era difficilmente decifrabile dati gli evidenti limiti tecnici della squadra barese, l’85-60 con cui Brindisi ha battuto Cremona inizia a dare qualche segnale in più. Innanzitutto per come è arrivato, con una partita in controllo sin dalla metà del primo quarto e di fatto chiusa già alla fine del primo tempo, in secondo luogo perché Cremona è una squadra che, pur essendo di medio basso livello, ha un roster ben costruito e con una buona base di italiani, tanto che veniva da una bella vittoria alla prima giornata contro Forlì.
Troppo presto, anzi prestissimo, per fare proclami, anche perché i test probanti devono ancora arrivare, ma c’è una cosa a cui in molti danno poco conto: Brindisi sta giocando senza un americano ed è l’unica squadra che lo sta facendo in questo inizio campionato. Molti diranno che però ha Cinciarini che vale quanto un americano, ma in questa A2 sono tanti gli italiani che valgono quanto un americano (Mascolo, Denegri, Marini, Gentile solo per dirne qualcuno). Nonostante ciò Brindisi sta già dando un’idea su come voglia affrontare le partite e soprattutto in che modo vuole prenderne le redini.
DIFESA E CONTROLLO DEI RIMBALZI – Come da credo di coach Bucchi, Brindisi sta mettendo in campo una difesa asfissiante sin dai primi secondi dell’azione, con una grande pressione sulla palla e costringendo gli avversari ad affrettare alcune decisioni. L’obiettivo è palesemente quello di creare le cosiddette palle perse vive, ovvero quelle che non finiscono con una rimessa, ma portano a un contropiede o una transizione. Domenica scorsa Ruvo aveva perso 17 palloni, ieri Cremona ne ha persi 14 e in entambi i casi Brindisi ne ha recuperati 11. Questo vuol dire che circa nel 70% dei casi una palla persa si trasforma in un’azione offensiva di Brindisi che, in molti casi, porta a canestri semplici come si è visto ieri con Copeland e e Miani. Con questo tipo di aggressività, si riesce anche a “mascherare” Cinciarini, che della difesa non fa proprio il suo punto di forza, cambiando spesso e volentieri sui blocchi e facendo leva sulla difesa e l’atletismo di Copeland che non si risparmia mai quando deve chiudere su qualcuno. A questa organizzazione difensiva si aggiunge anche un dominio incontrastato a rimbalzo, la base di qualsiasi vittoria e la leva su cui spingere per lanciare la transizione. Ieri Brindisi ha preso 41 rimbalzi contro i 24 di Cremona, lasciando pochissimi doppi possessi e presidiando sempre il pitturato non solo con i lunghi, ma anche con gli esterni, abilissimi a incunearsi per sfruttare il taglia fuori. Ciò permette un controllo totale del gioco e soprattutto del ritmo.
THE BRINDISI POST – Non si tratta di un nuovo organo di stampa cittadina, ma del marchio di fabbrica impresso da Bucchi sugli attacchi della squadra. Il post è uno dei movimenti più usati e più sfruttati dal coach brindisino, facendo leva su due ottimi interpreti del fondamentale come Esposito e Miani. L’obiettivo è quello di liberare il quarto di campo, con Vildera che porta via il centro dal pitturato e l’esterno che taglia sfruttando un blocco, per garantire in 1vs1 in cui sia Miani che Esposito si stanno dimostrando ai limiti del letale. Il primo grazie alla sua velocità di azione, il secondo grazie al fisico e un uso del perno davvero invidiabile. A questo movimento, che permette di muovere la difesa con i raddoppi e creare vantaggio sul lato debole, si aggiunge anche la grande velocità con cui la palla si muove sull’arco, grazie alla mobilità delle ali e dei blocchi di Vildera (a proposito delle cose importanti che fa e che però non vanno nelle statistiche). L’altro punto che salta all’occhio è la corsa. Brindisi è una squadra che corre tanto, ha già un’ottima condizione fisica, la palla si muove velocemente e gli esterni corrono in campo con velocità. Non solo, spesso e volentieri, si attacca sempre sull’entry pass in modo da generare subito vantaggio ed impedire alla difesa di posizionarsi bene. Se Brindisi ha segnato 94 punti contro Ruvo e 85 contro Cremona, tanto è merito anche di questa aggressività che porta tante perse (ieri 19), ma permette ritmi elevati. Quando tonerà Francis (le notizie che arrivano sul suo recupero sono molto confortanti) avere questa identità sarà fondamentale, anche perché il gioco del folletto americano predilige poco i ritmi bassi.
IL PROF – A Brindisi è arrivato un nuovo professore che sta facendo dimenticare a tutti l’assenza di un americano. Ha 39 anni, un lungo e vincente trascorso in serie A e, nonostante non sia probabilmente ancora al 100% della forma, ieri ha deliziato il PalaPentassuglia con giocate di altissima classe. Quello che sorprende di Andrea Cinciarini non è che faccia 8 assist in un tempo senza prendere neanche un tiro fino a 2’ dalla fine del prima tempo, quanto la sua velocità di pensiero. Le decisioni che prende in una semplice frazione di secondo fanno si che la squadra trovi sempre la via giusta per attaccare il canestro. Si chiude il pitturato durante il pick ‘n roll centrale? Ecco che la palla in una frazione di secondo arriva agli esterni sul lato debole. La difesa è aggressiva sugli esterni per limitare il tiro da fuori? Ecco che trova subito l’angolo giusto per servire i lunghi sul pick ‘n roll. Non sono le scelte che prende a sorprendere, quanto la velocità con cui le prende. Se in A questa velocità si notava meno, in A2 risulta evidente anche nelle azioni più semplici. Sempre in controllo e totalmente dentro il sistema di Bucchi. Adesso sarà importante testarlo fisicamente nel corso del primo doppio turno della settimana prossima.
COMINCIANO LE PARTITE DURE – La A2 dimostra che non è il caso di sottovalutare niente e nessuno, ma bisogna essere intellettualmente onesti nel dire che, contro Ruvo e Cremona, Brindisi ha fatto semplicemente ciò che doveva fare, ovvero vincere. Il modo in cui lo ha fatto rende sicuramente queste vittorie più esaltanti per la tifoseria, ma in classifica restano due vittorie. Adesso Brindisi si troverà di fronte al primo vero momento duro della stagione. Delle prossime 4 partite ben tre sono in trasferta (Livorno, Avellino e Milano) con quella in casa che sarà comunque contro Scafati, di certo non una squadra di basso livello. Inoltre per la prima volta affronterà il turno infrasettimanale e lo farà con due trasferte che, quando il tempo per recuperare è limitato a non più di 72 ore, sono sicuramente un fattore. Queste partite diranno molto su che squadra sia Brindisi e il ruolo che potrà avere in questo campionato. Ai tifosi di Brindisi non resta che aspettare e, nel frattempo, godersi quanto visto nelle prime due giornate.