NBA - Brogdon punta tutto sui Knicks: “Voglio essere parte di questa squadra”

NBA - Brogdon punta tutto sui Knicks: “Voglio essere parte di questa squadra”

Malcolm Brogdon ha scelto New York. Il veterano NBA, con nove stagioni alle spalle, ha firmato un contratto non garantito con i Knicks e si è presentato al training camp con un obiettivo chiaro: conquistare un posto nel roster per la stagione regolare. Secondo quanto riportato dal New York Daily News, Brogdon ha rifiutato altre offerte pur di unirsi ai Knicks, convinto di poter dare un contributo concreto. “Sono qui con l’aspettativa di far parte della squadra,” ha dichiarato. “So cosa posso offrire e credo di poter aiutare questo gruppo. La decisione finale non dipende da me, ma sento di avere le qualità giuste.”

Nonostante gli infortuni che lo hanno limitato in tre delle ultime quattro stagioni — con appena 24 presenze nel 2024/25 — Brogdon è determinato a rilanciarsi. Dopo esperienze in squadre fuori dalla corsa playoff, ora vuole tornare in un ambiente competitivo. 
“Nel mio decimo anno, volevo essere in una franchigia solida, che lottasse per il titolo,” ha spiegato. “L’ho fatto a Milwaukee, a Boston, e credo che anche qui ci sia una vera opportunità.

Il suo arrivo potrebbe risolvere una delle criticità emerse lo scorso anno: la gestione del pallone accanto a Jalen Brunson. Brogdon, insieme al neoacquisto Jordan Clarkson, potrebbe offrire soluzioni preziose in regia e in fase difensiva. 
Il mio obiettivo è alleggerire la pressione su Jalen, su entrambi i lati del campo,” ha detto. “Voglio essere quel giocatore che semplifica il lavoro per lui e per gli altri.”

In un’intervista al New York Post, Brogdon ha approfondito il suo ruolo potenziale: “Questa squadra ha bisogno di più creatori, di giocatori versatili capaci di gestire il pallone. Io posso farlo. Sono un coltellino svizzero: ho tanti punti di forza.” La sua esperienza in diversi sistemi e con vari allenatori negli ultimi tre anni potrebbe rivelarsi un vantaggio nell’adattarsi rapidamente al nuovo contesto guidato da coach Mike Brown. “Ho vissuto tre stili di gioco diversi, e questo mi ha reso più flessibile. In questa lega, chi si adatta più velocemente ha la meglio. Ero deciso a far parte di questa squadra. Volevo essere un Knicks.