Alberto Chiumenti rinnova il patto Assigeco

IL CAPITANO DECIDE DI RISPETTARE IL CONTRATTO FINO AL 2017 E DI RESTARE ANCORA IN ROSSOBLU: «NON È FINITO UN CICLO COME INIZIALMENTE PENSAVO, IO E IL CLUB POSSIAMO ANCORA DARCI TANTO RECIPROCAMENTE»
13.07.2015 08:23 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Chiumenti rimane in rossoblu
Chiumenti rimane in rossoblu
© foto di Foto Luigi Tommasini

CODOGNO Fugato definitivamente quel senso di "indefinito" alimentato dal (consapevole) silenzio degli ultimi due mesi, porta spalancata alle più disparate congetture di mercato, Alberto Chiumenti si "dichiara" nuovamente all'Assigeco, deciso a spingere alla sesta stagione filata il rapporto con il club lodigiano.

Dopo il colloquio personale con il presidente Franco Curioni dell'altro ieri il capitano conferma ufficialmente la propria decisione di rimanere uno dei punti fermi del roster rossoblu. «Erano in molti a chiedermi se avessi firmato: questa era l'unica cosa che non avevo alcuna necessità di fare. Per rimanere all'Assigeco non dovevo fare altro che confermare la continuità del contratto concordato gli anni scorsi con scadenza 2017 - puntualizza la 28enne ala veneta -. Il punto fondamentale sul quale mi sono soffermato nelle ultime settimane riguardava invece la valutazione dello stato delle motivazioni. La società è stata molto comprensiva e mi ha aspettato. Alex Finelli, dal canto suo, mi ha conquistato con le sue idee tecniche spiegandomi il progetto tecnico».

Chiumenti si colora dunque sempre più di bandiera rossoblu mettendosi all'inseguimento di Alex Simoncelli (otto stagioni all'Assigeco, giovanili comprese) come giocatore "storico" della società di Franco Curioni. «Sono carico di entusiasmo e di voglia di fare bene in un campionato ancora più competitivo dell'anno scorso - sottolinea il capitano -. Cominciare la sesta stagione con la stessa società mi fa pensare di essere diventato un giocatore "raro": non sono tanti a legare il proprio destino a lungo alla stessa squadra. Mi sento in sintonia con la società e l'ambiente, non è finito un ciclo come inizialmente pensavo: io e il club possiamo ancora darci tanto reciprocamente».

Una decisione arrivata dopo parecchie riflessioni, importanti sia dal punto di vista tecnico che personale: «Beh, alla fine della stagione, lo scorso aprile, da certi punti di vista credevo fossi arrivato al termine di un percorso, tecnico e di stimoli, nel quale sia io che l'Assigeco ci eravamo dati tutto a vicenda e che quindi fosse arrivato il momento di una svolta. Per questo avevo chiesto una parentesi alla società: Curioni e Bianchi mi sono venuti incontro in pieno lasciandomi il tempo necessario. La grande disponibilità della dirigenza, molto comprensiva nei miei confronti, e lo scambio di idee con il nuovo coach hanno rigenerato il mio animo e le aspettative tecniche: la passione torna ad abbinarsi allo spirito e alla voglia di giocare per affrontare una nuova sfida e riscattare l'ultima stagione che, per motivi fisici, non è andata benissimo».

Il capitano rossoblu punta a ottenere la cittadinanza onoraria del "Campus"... «Ah sì, lo sento proprio come la mia seconda casa: sto benissimo in questo ambiente circondato da persone che mi vogliono bene e mi danno tanta fiducia: lo dimostra la pazienza dell'Assigeco nell'aspettare la mia scelta. Sono fattori che contano, come il discorso tecnico che ha pure la sua importanza. Il prossimo campionato non sarà semplice ma, per come Bianchi sta costruendo la squadra, credo che l'Assigeco abbia le possibilità di fare bene in un contesto dall'aumentata competitività».

La continuità di rapporto con Chiumenti è utile per il benvenuto ai nuovi arrivati: «Sandri e Fultz già li conosco, non credo che avranno il minimo problema a integrarsi nel nostro ambiente - chiosa sicuro il capitano -. All'Assigeco ti viene chiesto solo di dare il massimo e dimostrare sul parquet il tuo valore in un contesto tranquillo e sereno. Loro sono abbastanza esperti per farsi valere fin da subito. Io? Non vedo l'ora di cominciare».

Luca Mallamaci