LBA - Sandro Gamba "Il black out non vanifica i progressi in attacco dell'Olimpia"

LBA - Sandro Gamba "Il black out non vanifica i progressi in attacco dell'Olimpia"

Sandro Gamba, tifoso e/o opinionista, tecnico emerito di gran corso un po' snobbato da giovani leve spesso prive di acume in senso tecnico ma accattivanti dal punto di vista mediatico, prosegue come ogni martedì a fare le sue considerazioni dalle colonne de La Repubblica edizione Milano. Il focus è naturalmente sull'Olimpia, ma da lì a un quadro che interessi tutti il passo è breve.

Li fa, ogni tanto, questi scherzi. Dico dell'Olimpia, che senza nessun preavviso mi mette a zoppicare, smette di giocare e va in balia delle onde. Eppure questa è una squadra basata sulla continuità di rendimento, sulla solidità dei suoi giocatori chiave, un po' in ossequio alla tradizione di Milano e un po' al credo di Messina. La partita stava andando liscia, 80 a 56 a fine terzo quarto, una qualità di pallacanestro niente male e di colpo: puff, via la luce.

I cambi rompono il ritmo? Il secondo quintetto ha smarrito la retta via? Non servono analisi da alchimista per capire che il problema che ha fatto ammattire il mio amico coach sia nato lì, e che queste sbandate bisogna evitarle. Soprattutto in un momento in cui si poteva gestire tranquillamente la situazione, e al secondo quintetto non venivano chiesti eroismi, ma solo di evitare disastri.

In questi casi, lo dice la mia esperienza di allenatore, è meglio miscelare: lasciare in campo una guardia e un lungo e ruotarne altri tre, poi togliere e aggiungere, in modo da conservare un bilanciamento della squadra. Certe mosse si fanno sul più 30, o per provare assetti speciali, magari uno schema o una situazione introdotta da poco in allenamento.

Probabilmente, dalla panchina, hanno pensato che quello fosse il caso. Insomma, una distrazione collettiva. Non mi sono dimenticato di annotarmi i progressi offensivi su cui, evidentemente, l'Armani ha lavorato in palestra durante la pausa. Un work in progress ­ scusate il gioco di parole che è il nocciolo della stagione: mettere a posto i difetti, portare i giocatori nella condizione giusta, pulire il gioco e renderlo efficace al massimo, che è quello che abbiamo visto tutti in quei primi due terzi di partita, e sono convinto che rivedremo stasera.

Al resto, io credo che contribuirà tantissimo il sospirato rientro in squadra di Nicolò Melli. Certo, il polpaccio è un muscolo delicato e tutti devono avere massima cautela nel non aggravare la situazione. Ma se tutto va come deve, diciamo dalle semifinali, l'Olimpia avrà il giocatore che migliora il rendimento di tutta la squadra. Perché Nick, oltre ad avere continuità sui due lati, eccellente tecnica offensiva e difensiva, è uno che capisce il gioco, sta sempre nel vivo dell'azione e la facilità, aiuta il compagno nel momento giusto, sa dove cadrà il pallone. Con lui ogni allenatore, non solo Messina, ha davvero poco da raccomandare.