Euroleague Women '21/22 II^: una grande Reyer s'arrende a Ekaterinburg

L'Umana Reyer esce sconfitta di 7dal palazzetto russo ma ha giocato una notevole partita considerando i problemi di questo momento
14.10.2021 18:21 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Euroleague Women '21/22 II^: una grande Reyer s'arrende a Ekaterinburg

L’UMMC Ekaterinburg è la squadra più forte d’Europa. L’Umana Reyer Venezia è la squadra Campione d’Italia ed ha un gene della battaglia fortissimo. Ha vinto la formazione russa in casa sua, 75 a 69 ma le giocatrici di coach Romano hanno fatto di tutto o quasi per rendere la vita molto complicata a Maria Vadeeva e compagne.

Un’affermazione che trova conferma – secondo il sottoscritto – nel fatto che Venezia in questo momento gioca senza una delle sue protagoniste, Elisa Penna che è in campo ma non vede il canestro nemmeno a farlo di dimensioni giganti e che Kayla Thronton è entrata in partita solo nel terzo quarto. Così nei primi venti minuti ci hanno pensato Bestagno e Petronyte a reggere l’urto delle fortissime avversarie, aiutate un po' da Andreson e dalle due play Attura-Carangelo. Specie dopo che nel secondo parziale coach Romano ha provato una zona 2/3 mettendo in campo le due play, Penna, Thornton e Madera. Il risultato era sul 26 a 22 ma in un attimo è precipitato sul 33 a 22 come se le russe non aspettassero che quello. Rimpastato il quintetto e tornato alla difesa individuale, il leone di San Marco al femminile ha tenuto botta sino al 41 a 32 di metà partita.

L’iscrizione a tabellino della Thornton all’inizio del terzo quarto – 7 punti in un amen – ha prodotto il riavvicinamento fino al 45 a 41 che lasciava pensare ad una gara diversa. Ed invece Venezia s’è persa, Ekaterinburg ha alzato il suo già notevole ritmo e con un parziale di 13 a 0 ha messo le cose in chiaro fino al +17, 58 a 41 con circa 3 minuti da giocare per il terzo intervallo. Anderson e Madera hanno limato due punti sicchè il quarto periodo è iniziato sul 60 a 45.

E qui Venezia ha mostrato il suo volto di squadra combattente perché ha trovato tutte quelle strade per il canestro avversario che fin lì le erano state oscurate. Bestagno, Madera e Thornton – da segnalare uno spettacolare tentativo di intercetto difensivo dell’americana che ha travolto la sua panchina finendo in ginocchio sui gradoni del palazzetto di Ekaterinburg – hanno suonato la carica. Sul 62 a 55 la Reyer ha avuto per 3 volte la palla per accorciare e l’ha giocata malissimo. Poi Petronyte – grande partita della lituana nonostante le stoppate subite e le botte prese – ha messo la palla del meno 5, 62-57 e poco dopo quella del meno 6, 64-58. Qui s’è palesata la grandezza della formazione di casa i cui canestri finali, quelli della sicurezza perché Anderson ha portato Venezia anche a meno 4 sul 69 a 65, hanno tutti la firma di giocatrici super: Vadeeva, Meesseman, Torrens, con le ultime due a dividersi i 9 punti finali dell’UMMC.

Insomma Venezia esce a testa altissima anche se sconfitta dalla infinita trasferta in Russia e con la consapevolezza che quel campo somiglia molto a quello che era il Pieo o il Pionir di Belgrado qualche anno fa in campo maschile: nel dubbio per gli arbitri il fischio è sempre per la squadra di casa.