A Milano si costruirà MSG Arena, il Palasport più grande d'Italia

A Milano si costruirà MSG Arena, il Palasport più grande d'Italia

L'azione della società Risanamento per la bonifica dell'area inquinata di Santa Giulia (di cui avevamo scritto nel 2019) sta per entrare all'opera. Tra le varie iniziative promosse dal piano di recupero edilizio e urbanistico è stata confermata la realizzazione del palasport più grande d'Italia che avrà una capienza di almeno 16.000 posti a sedere (secondo le normative pre-Covid). 

L'arena polifunzionale è sostenuta da un investimento di 180 milioni di euro, e ospiterà i maggiori eventi cittadini a partire dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, e poi un minimo di 120-130 eventi l’anno tra eventi sportivi, concerti, musical e grandi eventi live.

In una conferenza stampa Risanamento e la società tedesca Cts Eventim (leader internazionale dell’entertainment e del ticketing) hanno presentato il progetto del nuovo impianto che prenderà il nome di MSG Arena.

Nella presentazione si è confermato l'avvio del cantiere per l'autunno 2022 in carico al costruttore EVD Milan, società del gruppo Cts Eventim, su un lotto edificabile di 50mila metri quadri, con un’area esterna di oltre 10mila metri quadri per eventi all’aperto e una capienza fino a 16mila spettatori. 

Una volta completata (autunno 2025 come da progetto) l'arena sarà inizialmente messa a disposizione del Comitato Olimpico Internazionale per i Giochi. Sarà poi Cts Eventim continuerà a occuparsi della gestione dell’impianto.

Il vicepresidente di Eventim, Rainer Appel, ha spiegato che la parola d'ordine sarà "sostenibilità ambientale" (anche perchè senza la quale è difficile avere accesso ai fondi del Recovery Plan): "Tutto l’investimento sarà focalizzato su soluzioni di materiali e tecniche costruttive finalizzate a minimizzare le emissioni di Co2, alimentare l’impianto con energia fotovoltaica e geotermica, con sistemi integrati di riduzione e riciclo dei rifiuti".

Ricordiamo che l'ex area industriale di Santa Giulia è uno dei siti più inquinati d'Italia anche più dei Pili di Venezia (dove Brugnaro vorrebbe costruire il nuovo palasport della sua Reyer Venezia). Sarebbe stato interessante conoscere come la direzione dei lavori voglia affrontare l'ingente bonifica dall'inquinamento che la attende e lo smaltimento dei liquami depositati.