LBA - Umberto Gandini a gran voce "Green pass e spalti pieni"

LBA - Umberto Gandini a gran voce "Green pass e spalti pieni"

"Un'altra stagione come quella del 2020-21 non sarebbe sostenibile". La premessa categorica del presidente di Legabasket Umberto Gandini apre l'intervista concessa al QN Il Giorno, insieme alla richiesta di regole certe e possibili per poter impostare correttamente la nuova annata. E per sfruttare convenientemente l'onda lunga del ritorno alle Olimpiadi della Nazionale azzurra.

Nazionale. Un'impresa per tutto il momento. Abbiamo avuto delle risposte importante dai giocatori che hanno preso parte ad altri campionati (Polonara, Fontecchio, Michele Vitali, ndr): là hanno dovuto crescere più in fretta.

Stato di salute. Il basket si sta risollevando, sia come movimento, sia come sistema. Considerando la pandemia, che ha creato problemi a tutti, la pallacanestro è in una posizione migliore di quanto si fosse ipotizzato durante il lockdown. Siamo riusciti a superare questo periodo grazie ai sacrifici che hanno fatto proprietari e consorzi. E' chiaro che un'altra stagione come quella appena chiusa, con i palazzetti vietati, non sarebbe sostenibile per la pallacanestro. Ma non lo sarebbe anche per le altre discipline. 

Direttive sul pubblico. Abbiamo bisogno di conoscere al più presto quali direttive seguire, legate al Covid. L'ideale sarebbe ripartire con almeno il 50 per cento di capienza. Credo che il green pass sia uno strumento importante ed efficace. Siamo insieme, in questa battaglia, con il volley. Durante i playoff, dalle semifinali, abbiamo potuto contare su un po' di pubblico. Ma non dimentichiamoci che c'erano delle deroghe. Dal primo luglio siamo tornati alle normative che parlano di 1.000 persone negli stadi e 500 nei palazzetti.

Regole certe, subito. All'inizio del campionato non manca poi tanto. Tra qualche settimana le squadre cominceranno a ritrovarsi per la preparazione. Abbiamo bisogno di conoscere in anticipo quelle che saranno le regole di ingaggio. Nella passata stagione ci sono stati più di 20mila tamponi. Ma servirà il tampone, il vaccino? Servono regole certe.

Progetto licenze. Va avanti. Intanto ci potrebbe dare una fotografia esatta del nostro movimento. Siamo rispettosi dei ruoli, ci sono la federazione e la Comtec, che ha compiti di controllo. C'è anche una storicità che prevede un sistema di promozioni e retrocessioni. Ma andiamo avanti, sentendo anche la federazione. Non ci sono motivi di contrasto.