A2 - Gentilini: «Fortitudo, vogliamo la Serie A. Ma poi serviranno soldi»

Su La Repubblica Ed.Bologna intervista a Matteo Gentilini, presidente del Consorzio Club Fortitudo, nonché main sponsor della squadra con il marchio Flats Service. «Vogliamo la promozione, adesso, ma la A costa e a Bologna non vedo tanta voglia di investire davvero nel basket», dice Gentilini in vista della serie finale contro la Trapani Shark. «Quanti soldi servono per una eventuale Serie A? Ne servono di più, 5-6, almeno. La A2 ne costa 3 o 4. Sarebbe più conveniente restare qui? No, no, noi puntiamo a salire ora. Non ci tiriamo indietro, anche perché la prossima A2 sarà durissima: 20 squadre, tanti turni infrasettimanali, Pesaro, Brindisi, Udine, Forlì, una tra Trieste e Cantù. Bisogna cercare di andare in A ora, i tifosi rivogliono il derby. Poi se non ci riusciamo penso che nessuno possa dir niente».
Gentilini non nasconde che la Effe ha bisogno di trovare altre risorse. «I prezzi dei biglietti secondo me non li puoi aumentare più di tanto, quindi bisogna studiare bene la società, far economia anche in tante piccole cose, ma fondamentale è la ricerca di sponsor e lì bisogna migliorare perché son sempre gli stessi. Han trovato me a Vignola, ma altri? A Bologna c’è ancora gente che ha voglia di investire qui nel basket? Io ne vedo poca. Il ruolo di Alibegovic è centrale anche in questo, non ci fosse stato lui non sarei tornato in Fortitudo, e sulla ricerca sponsor è la persona decisiva, per esempio ha portato lui Recoaro. Che infatti non è di Bologna. Ma per la A ne servono altri, forse anche un main sponsor che subentri a Flats Service».
Flats Service non basta in caso di Serie A. «Abbiamo un’altra stagione come marchio principale a 350mila euro che per un A2 è una cifra folle, da tifoso, ma in A è bassa. Vedremo, stiamo già cercando, di certo resteremo come sponsor Platinum o altro, ma è giusto, se saremo in A, che il nome Fortitudo si leghi a qualcuno di più grande. Penso che i tifosi vedano la passione e l’impegno che ci ho messo e mi considerino il simbolo della rottura col passato. Un esempio? Il Consorzio. Faceva solo mutui. Quest’anno non s’è fatto un singolo mutuo e stiamo per estinguerne uno da 13mila euro al mese. Perché non fai entrare nuovi soci se chiedi solo di pagare. In più facciamo eventi, promozioni».