Trieste al secondo test: Gonzalez pronto a dare minuti a Ramsey

I ragazzi della Pallacanestro Trieste si avvicinano al secondo test stagionale della preseason, questa volta davanti al proprio pubblico di casa, che potrà assaporare in anteprima la squadra che, in meno di un mese, vedremo competere in campionato e in Europa.
Dopo l’ottima prestazione vista con Trento, Coach Israel González, insieme allo staff tecnico, ha potuto in questi giorni lavorare con il roster completo: Jahmi’us Ramsey è infatti l’ultimo tassello ad aver raggiunto la squadra e a iniziare la preparazione. Abbiamo chiesto al Coach i suoi pensieri su come la squadra ha lavorato in questi giorni e su cosa si aspetta dalla prossima amichevole. Di seguito le sue parole:
«Stiamo costruendo la base della squadra e preferisco procedere con calma, passo dopo passo, per avere una buona struttura su cui lavorare. Non dobbiamo correre, ma fare le cose una alla volta, con gradualità, concentrandoci su ogni dettaglio. La squadra sta rispondendo molto bene al lavoro: ci sono elementi che possiamo riprendere dal buon lavoro fatto lo scorso anno, ma ci sono anche aspetti nuovi che vogliamo sviluppare. L’obiettivo è creare un gioco più “da leggere”, in cui i giocatori siano in grado di prendere le migliori decisioni possibili in campo.
È un lavoro complesso, perché richiede di interpretare ciò che fa la difesa e ciò che fanno i compagni, quindi la progressione è più lenta rispetto a un approccio tradizionale, ma passo dopo passo si può arrivare a un livello più alto. Mi piacerebbe anche vedere la squadra correre di più rispetto alla prima partita: finora abbiamo corso soprattutto dopo aver recuperato la palla, ma vorrei vedere più intensità anche dopo rimbalzi e canestri.
Riguardo Ramsey, penso di poter dargli qualche minuto in campo: è un giocatore bravo, intelligente, che capisce tutto velocemente ed è già in forma perché ha giocato fino a poco tempo fa. Naturalmente non vedremo subito il miglior Ramsey, perché deve adattarsi a nuove situazioni, al passaggio dall’America all’Europa e al jet lag, ma sono fiducioso nelle sue qualità.
Infine, voglio ringraziare i tifosi per l’accoglienza calorosa che ci hanno riservato fin dalla presentazione della squadra: il loro entusiasmo ci fa capire quanto sia importante la pallacanestro qui a Trieste e quanto dobbiamo impegnarci per ricompensare la loro passione e il loro sostegno, partita dopo partita.»