LBA - Umberto Gandini: Assemblea, linee guida e ripartenza

LBA - Umberto Gandini: Assemblea, linee guida e ripartenza

Come ci si attendeva dalla Assemblea straordinaria di Legabasket del 29 giugno attraverso le parole della conferenza stampa via Facebook di Umberto Gandini, presidente della LBA, è venuta la conferma che la prossima stagione non sarà a 18 squadre come immaginato nell'assemblea precedente del 15 maggio.

Presenti oggi tutte le società iscritte, tranne la Virtus Bologna per problemi tecnici, che comunque è stata subito informata degli esiti dell'incontro odierno. Prossima assemblea il 4 agosto; prossima assemblea FIP il 6 agosto.

Gandini prende atto delle difficoltà per un club passare di punto in bianco dal dilettantismo al professionismo, che ha portato alla rinuncia di Verona, Napoli, Ravenna, Forlì, Trapani.

Udine non è stata contattata per la serie A, ma i parametri del ranking per la sua partecipazione erano troppo severi e infatti è rimasta una voce.

Secondo il presidente, è chiaro che non si può lasciare al solo merito sportivo la decisione della partecipazione alla serie A, ma ad un insieme di criteri. Gandini auspica ad un sistema di licenze, che preveda figure professionali, strutture finanziarie e quanto serve per avere un prodotto più omogeneo. Anche di durata pluriennale, come nel calcio.

Sul concetto di franchigia ci dovremo ragionare. Se è un percorso di patrimonializzazione delle società è un progetto a lunga scadenza tutto da costruire. Se si parla di sistema chiuso è un problema di cui si dovrebbe evidentemente interessarsi la FIP.

Torino, invitata con delega a partecipare alla serie A a 18, non viene ammessa ma mantiene una possibilità di ottenerla "per mancata permanenza di altra società manifestata ad inizio agosto."

Gandini ha affermato che Basket Torino abbia già presentato la regolare fidejussione richiesta, e che la trattativa di cessione è ben avviata.

Pesaro ha fatto un investimento importante e ha gettato il cuore oltre l'ostacolo.

Pistoia ha fatto una dolorosa rinuncia, indice di serietà; attivata la delega per trovare un sostituto, non ci potevamo aspettare che sarebbe mancata almeno una risposta positiva.

Le regole ci sono; Cremona e Virtus Roma le stanno utilizzando per verificare le loro possibilità di mantenersi in serie A. E che stanno facendo passi per mettersi in sicurezza ma senza certezza. Possiamo solo sollecitare e supportare i club.

Quindi il format passa a 16 squadre. La stagione 2020-21 comincerà con la Supercoppa italiana, con 4 gironi e Final four. Le date di riferimento a oggi sono state mantenute e si comincerà come stabilito a fine agosto. Il campionato di serie A comincerà il 27 settembre, con quattro giornate in meno come è evidente.

I quattro gironi della Supercoppa italiana saranno composti su basi logistiche e di vicinanza con tanti derby. Per la sede, stiamo ragionando su alcune ipotesi, non tantissime. Stiamo cercando una sede che si sposi con la storia della Lega, e Bologna è una di queste.

Se non si iscrive una tra Cremona e Roma e contemporaneamente Torino non cambia di proprietà? La soluzione immediata non c'è, ma abbiamo ragionevoli aspettative positive sul futuro.

Date. Il planning a 18 viene modificato a 16. Ma il calendario ha ancora punti oscuri come la finestra FIBA di novembre; la Final eight di Coppa Italia; l'interazione con gli impegni delle squadre nelle coppe europee. Se Torino sarà la 16ma al 31 luglio avrà tempo in deroga nel mese di agosto.

Se tutte le società in questione non si iscriveranno prenderemo le decisioni relative il 4 agosto. Per Cremona e Roma senza iscrizione al 31 luglio non ci sarà riposizionamento in A2 ma nel primo campionato a libera iscrizione.

Gandini nega che il metodo di lavoro utilizzato per gestire la crisi di composizione della serie A abbia provocato confusione e caos in cui nemmeno gli addetti ai lavori ci abbiano capito un granché. Ricorda che fin dall'anno scorso (novembre) ben prima del suo arrivo l'assemblea LBA aveva deciso di tornare a giocare in numero pari.

Crediti imposta da parte del governo sulle sponsorizzazioni. Il tema è stato sollevato da Gandini e Petrucci con il ministro Spadafora. Entro domani dovrebbe arrivare il provvedimento, sul quale non so se essere ottimista o pessimista sulla sua approvazione. Lo strumento è indispensabile.

Al governo non abbiamo chiesto alcun contributo, ci rendiamo conto che ha altre priorità. Ma se si possono aiutare le società sportive senza gravare sull'erario, come succede già per altri settori, come quello dell'editoria perché no? Impiantistica sportiva? Anche quella per le migliori in valenza energetica ad esempio, come concesso all'edilizia.

Ranking. Strumento interno a LBA con una decina di parametri di riferimento per selezionare squadre di serie A2 che si potessero avvicinare a quelli delle squadre di serie A. Sono stati mandati per conoscenza alla FIP e il presidente Petrucci ha sempre rinnovato la sua fiducia nel nostro lavoro e lo verificherà il 6 agosto. Ma il ranking, dopo sette dinieghi, è stato superato dall'assemblea di oggi.

La situazione sociale ed epidemica in Italia, con le avvertenze di una possibile ricaduta, non permette una pianificazione fatta di certezze. Nemmeno la FIBA ha espresso idee chiare sul suo calendario. Con 16 squadre anziché 18 abbiamo guadagnato un minimo di flessibilità in più.

Noi facciamo parte di un sistema, la FIP, fatto di vasi comunicanti. Valutare la messa in discussione delle retrocessioni è un fatto eccezionale, ed è stato applicato sulla stagione 2019-20. Dobbiamo essere pronti e agili ad adeguarci alle situazioni che si verificheranno e abolire le retrocessioni nel prossimo campionato non influisce sulle scelte dei club.

Sui diritti televisivi e se porteranno soldi nelle casse dei club: scadono domani. Le linee guida sono al vaglio delle authority e dobbiamo aspettare le loro valutazioni secondo le regole della legge Melandri. Quando le avremo faremo il bando il più presto possibile. La televisione oggi e a breve non potrà essere un fonte di ricavo importante. La richiesta nostra di andare in chiaro esiste, per promuovere la pallacanestro. In realtà è che il mercato che ci deve dire dove andare e ha la capacità di offrire una strada. Noi non ci precludiamo nessuna strada.

Stiamo lavorando su uno sponsor che creda nella disciplina, che faccia una attività verso i tifosi e le società. Quello che la nostra struttura ha fatto fino ad oggi è stato apprezzato, oggi ci appoggiamo ad altri per diventare un fattore di crescita e trovare i partner giusti.

All'infuori del calcio professionistico, nessuno sport di contatto è stato autorizzato. Quindi sulla presenza del pubblico nei palazzetti dovremo attendere l'evoluzione dei tempi.

Appetibilità social. Il momento contingente ci impedisce di sfruttare tutte le opportunità del mondo digitale. Ci auguriamo di migliorare i ricavi commerciali e divenire autonomi portando qualcosa alle società in termini gestionali e commerciali e non essere solo società di servizi.

La Com.Te.C. è un organismo indipendente della Federazione, ha un regolamento e le società stanno facendo quanto devono per potersi certificare con l'aiuto della Lega. Per fare questo ci siamo dotati di un advisor, la Deloitte, che certificherà tutti i documenti inviati dalle società.

Intervento sugli stipendi di giocatori e allenatori. Abbiamo un contratto collettivo da anni, probabilmente da rivedere. Il ragionamento sulla stagione 2019-20 è andato bene anche in assenza di una regola scritta. Secondo me è folle non prevedere che quanto successo possa ripetersi, e plaudo le società che lo affrontano. Non sono riuscito ad avere né il supporto di tutte le società, né gli accordi con le controparti. Non mi sono fermato perché ho sollevato il problema alla Uleb e alla FIBA, chiedendo alla Uleb di farsi sentire al livello più alto, visto che anche altre leghe hanno manifestato gli stessi problemi. E comunque alle società è rimasta la possibilità di contrattare direttamente.

Sui diritti di immagine, Gandini rileva che le società hanno sfruttato le normative e ne hanno anche dovuto talvolta dare spiegazioni. E' ancora un nervo scoperto, e lo affronteremo all'interno di un discorso virtuoso e sostenibile, cercando di aumentare i ricavi e la trasparenza dell'equità del confronto tra i club. Ma stiamo lavorando per una definizione complessiva del settore che chiamo delle licenze.

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