Covid-19, 6 novembre: stato della pandemia in Italia e nel mondo

Covid-19, 6 novembre: stato della pandemia in Italia e nel mondo

Coronavirus Italia. Nel bilancio del 6 novembre ecco la curva epidemica in Italia. Sono venute a mancare anche oggi 446 persone. L'incremento dei nuovi casi di coronavirus è di 37.809 (ieri 34.505). La regione con più casi resta la Lombardia, ancora in aumento, che sfiora i 10mila contagi giornalieri (+9.934), seguita da Piemonte (+4.878), Campania (+4.508), Veneto (3.297), Lazio (2.699) e Toscana (2.592). Record anche per i tamponi, 234.245.

Ricordiamoci che viviamo in un momento di grande incertezza, anche dal punto di vista scientifico, e che occorre mantenere alta l'attenzione. La mobilità è stata il fattore più importante nella diffusione del contagio.

Ancora però non si va verso un stop delle vittime in Italia, salite a 40.638 con un incremento di 446 (445 ieri). Pazienti in terapia intensiva: 2.515 (ieri 2.416). I guariti raggiungono quota 322.925. Gli attualmente positivi sono 499.118 sempre in risalita. La prudenza è sempre d'obbligo.

Si è svegliata in lockdown la Lombardia, mentre Emilia-Romagna, Marche e Toscana sono state inserite nella fascia meno compromessa, per ora, dal punto di vista Covid. "Sull'ordinanza non ci sono trattative", sentenzia Speranza. Ma Fontana (Lombardia) è in pressing per chiedere al ministro di allentare le misure nei territori meno colpiti dal Covid, all'interno della Regione, prima dei 15 giorni fissati dal decreto. 

Coronavirus Mondo. Invece  il grafico che aggiorna i dati in tempo reale della Johns Hopkins University conferma che alle 18:30 del 6 novembre gli Stati Uniti sono il paese con il maggior numero di infetti, oltre 9,6 milioni, l'India supera 8,4 milioni e il Brasile 5,6.

Totale contagi mondo 48.996.342. Totale morti mondo: 1.237.773.

USA. Gli Stati Uniti hanno superato la cifra di 9.6 milioni di casi confermati di coronavirus e oltre 234 mila decessi. Sebbene New York non sia più lo Stato con il maggior numero di infezioni, continua ad essere il più colpito in termini di morti con oltre 33mila vittime. Il bilancio provvisorio delle vittime supera di gran lunga il limite inferiore delle stime iniziali della Casa Bianca, che nel migliore dei casi prevedeva tra 100 e 240mila morti a causa della pandemia. Il presidente Donald Trump ha abbassato quelle stime ed era fiducioso che la cifra finale sarebbe stata compresa tra 50 e 60mila morti, anche se in seguito ha previsto fino a 110mila morti, un numero che è stato superato.

Gran Bretagna. Calano leggermente i contagi e i morti giornalieri legati al coronavirus nel Regno Unito nel giorno dell'entrata in vigore del lockdown nazionale bis imposto dal governo di Boris Johnson in Inghilterra. Secondo i dati del ministero della Sanità, diffusi in serata più tardi del solito per questioni tecniche, i decessi nelle 24 ore sono stati 378 contro 492 di ieri, mentre i nuovi casi diagnosticati poco più di 24mila. Tutti gli indicatori britannici di giornata (morti, contagi e ricoveri complessivi negli ospedali) risultano ora inferiori a quelli registrati dall'Italia.

Gran Bretagna 2. Quarantena obbligatoria anche per chi arriva o rientra dalla Danimarca da stanotte nel Regno Unito: lo ha deciso il governo di Boris Johnson con un provvedimento "d'urgenza" firmato prima dell'alba dal ministro dei Trasporti, Grant Shapps, in seguito all'allarme provocato dal caso del coronavirus mutato individuato negli allevamenti di visoni del Paese scandinavo. La Danimarca era rimasta una dei pochissimi Paesi europei esentato da questa cautela dopo l'annuncio ieri dell'abolizione del corridoio libero di viaggio per Germania e Svezia, sull'onda dell'impennata di contagi della seconda ondata verificatasi anche li'. Chi viaggia dall'Italia verso Londra o altre citta' britanniche e' costretto di nuovo ad auto-isolarsi precauzionalmente all'arrivo per 14 giorni gia' dal mese scorsa. 

L'Unicef e l'Oms hanno lanciato un urgente invito ad agire per evitare il verificarsi di gravi epidemie di morbillo e polio, a causa dell'interruzione dei servizi di vaccinazione nel mondo - conseguenza del Covid-19 - lasciando milioni di bambini vulnerabili esposti a rischio maggiore di malattie prevenibili. Le due organizzazioni stimano che sono necessari 655 milioni di dollari (400 milioni per la polio e 255 per il morbillo) per rispondere alle pericolose lacune di vaccinazioni nei paesi non beneficiari della GAVI - Alleanza per le Vaccinazioni - e nei gruppi di eta' target. "Il Covid-19 ha avuto un effetto devastante sui servizi sanitari e in particolare sui servizi di vaccinazione nel mondo", ha commentato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell'Oms. "Ma, diversamente dal Covid, possediamo gli strumenti e le conoscenze per fermare malattie come polio e morbillo. Ciò di cui abbiamo bisogno sono le risorse e l'impegno per utilizzare questi strumenti e conoscenze. Se lo faremo, saranno salvate vite di bambini".

Austria. Con 72 nuovi decessi in un giorno, si tratta di un dato record dall'inizio della pandemia di Covid-19. In una settimana le persone morte dopo aver contratto il coronavirus sono salite di 258 per un totale di 1.340 dall'inizio della pandemia. Molto alti i nuovi contagi giornalieri, 6.464, circa mille in meno rispetto ai 7.416 registrati ieri. Delle nuove positivita' ben 1.532 sono state registrate in Alta Austria, 981 in Stiria, 850 nella zona di Vienna e 817 in Tirolo. 

Polonia. Registrato un nuovo record di decessi legati al coronavirus in un solo giorno, 445, e il suo secondo incremento di casi giornalieri, 27.086. Il ministro della Salute, Adam Niedzielski, ha assicurato che nella migliore delle ipotesi i casi giornalieri arriveranno ad essere 25-30.000 e ha assicurato che gli ospedali si stanno avvicinando al limite delle loro capacità.

Svezia. Registrati 4.697 nuovi casi di coronavirus in un giorno, il numero più alto dall'inizio della pandemia, secondo le statistiche dell'Agenzia sanitaria. L'aumento si confronta con un massimo di 4.034 nuovi casi giornalieri segnalati ieri. L'Agenzia sanitaria ha affermato che il picco durante la primavera probabilmente è stato molte volte più alto, ma non è stato registrato a causa del minor numero di tamponi effettuati in quel momento. Sono anche stati registrati 20 nuovi decessi per Covid-19, con il totale arrivato a 6.022.

Belgio. Il numero medio di infezioni da coronavirus è salito a 13.213 al giorno tra il 27 ottobre e il 2 novembre. Lo ha reso noto l'Istituto di sanità pubblica nella sua valutazione provvisoria. Ciò rappresenta una diminuzione del 16% rispetto al periodo di sette giorni precedente. Anche il numero dei ricoveri ospedalieri è in aumento ma in rallentamento e si attesta a 663 al giorno in media, in crescita del 7% (contro un aumento del 15% giovedì). Il numero di contagi in Belgio è pari a 479.341. Attualmente, 7.282 persone sono ricoverate a causa del Covid-19, con un calo del 2%, di cui 1.428 in terapia intensiva (+ 1%). Dall'inizio della crisi sono state ricoverate complessivamente 33.834 persone. Il virus ha anche causato la morte di 12.520 persone dall'inizio dell'epidemia, in aumento di 189 unità rispetto ai dati pubblicati giovedì. "Il numero di infezioni rimane alto, ma le cifre si stanno muovendo nella giusta direzione", ha detto il portavoce del Covid-19 Steven van Gucht.

Argentina. Si registra dall'inizio di novembre una diminuzione di contagi che nelle ultime 24 ore sono stati 11.100, con 248 morti, in uno scenario che, se confermato dalle cifre dei prossimi giorni, gli esperti definiscono "incoraggiante". Il ministero della Salute ha precisato che con gli ultimi casi della giornata, i contagi hanno raggiunto quota 1.217.028, mentre i morti sono saliti a 32.766. "Effettivamente registriamo una diminuzione dei contagi – ha dichiarato l'infettivologo Eduardo López – ma abbiamo bisogno ancora di una settimana, idealmente due, da raffrontare ai 15 giorni precedenti, per verificare se la tendenza si è consolidata". Anche province dell'interno, come quella di Santa Fe, stanno cominciando a registrare una riduzione dei casi e la ministra della Salute provinciale, Sonia Martorano, ha segnalato anche un miglioramento della situazione dei letti nelle unità di rianimazione. A livello nazionale, scrive l'agenzia di stampa Telam, sono 4.713 le persone ricoverate in rianimazione, con una occupazione dei letti del 60,6%, percentuale che scende a 60,4% nell'area metropolitana di Buenos Aires. L'Argentina osserva un regime di quarantena che scade l'8 novembre e il presidente Alberto Fernández ha annunciato per oggi un incontro per fare il punto delle misure da applicare in futuro nella regione di Buenos Aires, che ospita un terzo degli abitanti argentini, con il governatore della provincia, Axel Kiciloff e con il governatore della capitale, Horacio Rodríguez Larreta.

Germania. Oggi sono stati registrati 21.506 nuovi contagi da coronavirus che portano il totale a 619.089 dall'inizio dell'emergenza sanitaria. I dati aggiornati dell'Istituto Robert Koch parlano di altri 166 decessi: il bilancio delle vittime sale così a 11.096. Le persone guarite dopo aver contratto il Covid sono circa 402.500. Il nuovo "lockdown soft" deciso la settimana scorsa dal governo tedesco insieme ai Laender, iniziato lunedì, prevede tra le varie misure la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri, discoteche, la riduzione "al minimo" di tutti i contatti sociali con il permesso di incontro all'aperto di massimo due nuclei familiari o di conviventi, mentre rimangono aperte le scuole, gli asili e gli esercizi commerciali.