Rozier in congedo, incertezze Miami. Silver: “situazione senza precedenti”
Terry Rozier è stato posto in congedo non retribuito a tempo indeterminato dopo l’arresto per accuse federali legate al gioco d’azzardo illegale. Domani l’arbitrato con la NBA per definire l’eventuale pagamento durante il congedo, mentre la quota di stipendio trattenuta è in un conto separato. Gli Heat sostengono di non essere stati a conoscenza dell’attività di scommesse e dell’indagine NBA legate a Rozier — allora giocatore degli Hornets — quando lo hanno acquisito nel gennaio 2024. La trade prevede ancora una prima scelta futura da Miami a Charlotte: protetta top-14 nel 2027 e, se non dovesse essere ceduta, non protetta nel 2028. Intanto la franchigia attende chiarezza su eventuali margini per tagliare il giocatore o impiegare il suo salario in uno scambio durante il congedo.
Il contratto di Rozier, 31 anni, prevede uno stipendio da 26.643.031 dollari, con garanzia parziale a 24.924.126: in teoria, un taglio entro il 7 gennaio potrebbe generare un risparmio contenuto sul cap. Resta però l’incertezza procedurale: la decisione sull’eventuale pagamento durante il congedo arriverà dall’arbitrato, mentre gli Heat valutano l’impatto su flessibilità e pianificazione, anche alla luce della pick dovuta agli Hornets. Interpellato alla vigilia della finale della NBA Cup, il commissioner Adam Silver ha riconosciuto la specificità del caso e l’esigenza di lavorare con la franchigia su possibili forme di sollievo: «Questa è una situazione senza precedenti. E penso di essere incredibilmente solidale con gli Heat e con i loro tifosi. Ma credo che cercheremo di trovare una soluzione, di risolvere questa vicenda insieme a loro.»
Silver ha chiarito che al momento non esiste una soluzione immediata, ricordando il dualismo tra il diritto sportivo e la presunzione di innocenza rispetto alla scelta al Draft ancora da trasferire: «Ma qui non c’è una soluzione ovvia. Direi soltanto che non c’è dubbio, al momento, che abbiano un giocatore che non può fornire servizi per loro. Quanto alla scelta al Draft (che deve ancora essere ceduta), ovviamente non è stato ancora condannato.»
Il commissioner ha infine ampliato il perimetro delle opzioni, pur senza impegnare la lega su tempistiche: «Ma questa è una circostanza sfortunata. A volte ci sono eventi unici e forse richiedono soluzioni uniche. Quindi esamineremo la questione con gli Heat e con le altre squadre della lega per vedere se esiste un sollievo soddisfacente. Ma, al momento, non ce n’è.»
La NBA continua a esaminare il dossier, senza una timeline definita per la risoluzione.