Oltre 100 punti e 18 stoppate in sole tre gare: Wembanyama fa davvero paura!
I San Antonio Spurs non hanno ancora perso una partita in questa stagione, considerando anche la pre-season, e Victor Wembanyama sta già riscrivendo i libri dei record. Dopo tre gare ufficiali, il fenomeno francese ha superato quota 100 punti e totalizzato 18 stoppate, con medie impressionanti di 34,5 punti, 13 rimbalzi e 6 stoppate a partita. Nessun giocatore nella storia NBA aveva mai raggiunto questi numeri nelle prime tre gare di regular season. Solo quattro leggende — Patrick Ewing, Shaquille O'Neal, Hakeem Olajuwon e David Robinson — avevano registrato un simile impatto in un arco di tre partite.
Oltre ai numeri, colpisce la maturità di Wembanyama: appena due palle perse in tre gare, nonostante gestisca spesso il pallone. Dopo la vittoria contro Brooklyn, il francese ha parlato della fiducia che si respira nello spogliatoio: «Abbiamo la sensazione di essere nel posto giusto. Questo ci dà una spinta motivazionale». Anche il back-to-back non lo preoccupa: «Il viaggio da New Orleans è stato lungo e ho dormito male, ma rispetto a uno o due anni fa mi sento molto meglio. Non sono preoccupato». La sua condizione fisica e mentale sembra già da veterano.
Another otherworldly game from Wemby
— NBA (@NBA) October 26, 2025
31 PTS | 14 REB | 6 BLK | 3 STL | 3 3PM
The FIRST player in NBA history to record 100+ PTS and 15+ BLK through a team’s first three games! pic.twitter.com/hbPznDWlla
Contro i Nets, Wemby ha regalato anche spettacolo: due stoppate consecutive seguite da una tripla da oltre 10 metri che ha fatto esplodere il pubblico. «Sapevo che avrei avuto quel tipo di tiro. Mancavano 31 secondi, volevo due possessi invece di uno. A volte bisogna fidarsi di sé stessi», ha raccontato. Era la sua prima partita casalinga sotto la nuova bandiera dedicata a Gregg Popovich, e davanti al “kop” che lui stesso ha voluto creare per animare l’arena. «I cori dei tifosi sono incredibili. C’è ancora da coordinarsi, ma sentiamo la loro energia e speriamo che anche loro si nutrano della nostra. Giocare in casa è davvero speciale».